Beatrice
Edizione interpretativa 
 
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VNG  [Capitolo 18]

[1 - x] Apresso ciò, cominciai a pensare un giorno sopra quello che detto avea della mia donna, cioè in questi due sonetti precedenti; e veggendo nel mio pensero che io non avea detto di quello che al presente tempo adoperava in me, pareami defectivamente avere parlato. [2 - x] E però propuosi di dire parole nelle quali io dicessi come mi parea essere disposto alla sua operatione, e come operava in me la sua virtute. E non credendo potere ciò narrare in brevitade di sonetto, cominciai allora una canzone, la quale comincia Sì lungiamente.
[3 - x]        [c. 165]Sì lungiamente m'à tenuto Amore
e costumato alla sua segnoria,
che sì com'elli m'era forte in pria,
così mi sta soave ora nel core.
[4 - x]  Però quando mi tolle sì 'l valore,
che li spiriti par che fuggan via,
allor sente la frale anima mia
tanta dolcezza, che 'l viso ne smore.
[c. 166]Poi prende Amore - in me tanta virtute,
che fa li miei spirti gir parlando,
ed escon for chiamando
la donna mia, per darmi più; salute.
[5 - x]  Questo m'avene ovunque ella mi vede,
e sì è cosa umil, che nol si crede.



Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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