Beatrice
Edizione interpretativa 
 
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VNT  [Capitolo 30]

[1] POy mandarono due donne gentili a me. Pregandomi ch'io mandassi a loro di queste mie parole rimate. Ond'io pensando la loro nobilitate. Proposui di mandare a loro e di fare una cosa nova. la qual yo mandasse a lloro cum esse. Acciò che più honerevolemente adimpiessi li loro prieghi/ E dissi alora un sonetto lo qual nara del mio stato/ e mando'lo a lloro col precedente sonetto acompagnato. E cum un altro che comincia. Venite a intendere. [2] lo soneto lo quale yo feci alora comincia Oltre la spera/ lo quale à in sé cinque parti. [3] Nella prima dicho là dove va lo mio pensero nominandollo per nome d'alchuno suo effetto. [4] Nella seconda dicho perché va là suso. Cioè chi 'l fa così andare. [5] Nella terza dicho quelo che vide. cioè una donna honorata là suso. E chiamolla alora spirito pelegrino. Acciò che spiritualmente va là suso. E sì quasi come pelegrino lo quale è fuori de la sua patria vi stae. [6] Nella quarta dicho come elli la vede talle. Cioè in tale qualitate che yo non posso intendere. Cioè a dire che 'l mio pensero sale ne la qualità di costey In grado che 'l mio intelletto nol pò comprendere. Cun ciò sia cosa che 'l nostro intelletto si abbia a quelle benedette anime. Sì come l'occhio debille al sole. E ciò dice lo philosophonel secondo della mattafisicha. [7] Nella quinta dicho che avegnia che yo non possa intendere là ove lo pensiero mi trae. Cioè a la sua mirabille qualitade Almen intendo questo. cioè che tutto è lo cotale pensare della mia donna/ Però ch'io sento lo suo nome spesso nel mio pensiero. E [c. 23r]nel fine de questa quinta parte dicho donne mie chare. A dare ad intendere che sono donne colloro a chui yo parlo. [8] la seconda parte comincia quivi Inteligencia nova/ la terza quivi. Quando egli è giunto la quarta quivi vedella talle la quinta quivi son yo che parla. [9] Potrebesi ancora più sotilmente dividere E più sotilmente fare intendere. Ma puotesi passare cum questa divisa. E però no mi Intrametto di più dividerlo. E questo è el sonetto che comincia quivi.
[10]        OLtre la spera che più larga gira
Passa el sospiro ch'essie del mio core
Intelligencia nova che l'amore
Piangendo mette i' lluy pur sù lo tira
[11]  Quando elli è giunto là dove disira
Vede una donna che riceve honore
E luce sì che per lo suo splendore
Lo pelegrino spirito la mira
[12]        §Vedella tale che quando 'l mi ridice
Yo no l'intendo sì parla sotile
Al cor dolente che lo fa parlare
[13]  §Son io chi parla di quella gentile
Perrò che spesso ricorda beatrice
Sì ch'io l'intendo ben donne mie care.



Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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