VNG [c. 13]
d'Amore a signoreggiare me, tuttavia era di sì nobilissima virtù;, che nulla volta sofferse che Amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio della Ragionein quelle cose là dove cotale consiglio fosse utile a udire.
[11] E però che soprastare alle passioni e acti di tanta gioventudine pare alcuno parlare fabuloso,
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