VNG [c. 39]
compagnia a quella gentilissima, non poteo sostenere alquante lagrime; anzi piangendo mi propuosi di dicere alquante parole della sua morte, in guiderdone di ciò che alcuna fiata l'avea veduta colla mia donna.
[3] E di ciò toccai alcuna cosa nell'ultima parte delle parole che io ne dissi, sì come appare manifestamente a chi lo 'ntende. E dissi allora questi due sonetti, li quali comincia lo primo Piangete e il secondo Morte villana.
[4]
Piangete, amanti, poi che piange Amore, |
|