Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNG  [c. 56]

sonni m'avea già chiamato: e riguardandolo pareami che piangesse pietosamente, e parea che attendesse da me alcuna parola. Onde io assicurandomi cominciai a parlare così con esso: «Signore della nobiltade, e perché piangi tu?». E quelli mi dicea queste parole: «Ego tanquam centrum circuli, cui simili modo se habent circumferentie partes; tu autem non sic». [12] Allora, pensando alle sue parole, mi parea che m'avesse parlato molto oscuramente, sì che io mi sforzava di parlare, e diceali queste parole: «Che è ciò, signore, che mi parli con tanta oscuritade?». E quelli mi dicea in parole volgari: «Non dimandare più; che utile ti sia». [13] E però cominciai allora con lui a ragionare della salute la quale mi fue




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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