VNO [Capitolo 16]
[c. 2r][6] ere le sue parole a donna a la quale ??era malagevole d'intendere li versi latini e questo è contra coloro che rimano sopra altra materia ch'amorosa. Conciò sia cosa che cotale modo di parlare fosse dal principio trovato per dire d'amore.
[7] Onde con ciò sia cosa che a li poete sia conceduta magiure licentia di parLare che a li prosaici dittatori. e questi dicitori per rima non siano altro che poethe volgari degno e ragionevole è che a loro sia magiure licentia largita di parlare che a li altri parladori volgari. onde si alcuna figura e colore. rethorico è conceduto a li poete conceduto è a li rimatori.
[8] Dunque se noi vedemo che li poete ànno parlato a le cose inanimate sì come se avessero senso e ragione e fattele parlare insieme e non solamente cose vere ma cose non vere cioè che decto ànno di cose le quali non sono che parlano sì come se fossero sustantie e huomini. degno è Lo dicitore per rima di fare lo simiglante ma non sança ragione alcuna. ma con ragione La quale poscia sia possibile d'aprire per prosa.
[9] Che li poete abiano così parlato come decto è appare per virgilio lo quale dice che iuno cioè una nemica de li troiani [c. ]parlò ad eolo segnore di vinti quivi nel primo de lo neidaeole namque tibi e questo segnore Le rispuose quivi tuus o regina quid optes explorare Labor michi iussa capessere fas est. Per questo medesmo poeta parla la cosa che non è animata a le cose animate nel terzo de lo eneida quivi. dardanide duri per lucano parla la cosa animata a la cosa inanimata quivi. multum roma tamen debes civilibus armis. Per horatio parla l'uomo a la sua scientia medesma sì come ad altra persona. e non solamente sono le parole d'oratio. ma dicele quasi recitando lo modo del buono homero quivi ne la sua poetria .dic michi musa virum. Per ovidio parla amore se se fosse persona humana nel principio de lo libro ch'à nome libro di rimedio d'amore quivi Bella michi video bella ??parantur ait e per questo puote essere manifesto a chi dubita in alcuna parte di questo mio libello.
[10] Et acciò che non ne pigli alcuna baldanza persona grossa dico che né li poete parlavano così sança ragione. né quelli che rimano deono parlare così non avendo alcuno ragionamento i' lloro di quello che dicono però che grande vergonia sarebbe a colui che rimasse cose socto [c. 2v][c. 2va] vesta di figura o di colore retorico e poscia domandato non sapesse denudare le sue parole da cotale vesta in guisa che avessero verace intendimento e questo mio primo amico e io ne sapemo bene di quelli che così rimano stoltamente.
|