VNT [Capitolo 23]
[1] IN quello giorno nel quale si compieva l'anno che questa donna era fatta de li citadini di vita eterna. Yo mi sedea in parte nella quale ricordandomj de ley e disigniava uno angiolo sopra cierte tavollette. E mentre ch'io lo disignava volsi gli occhi e vidi longo me homini a li quali si convenia di fare honore E riguardavano quello che yo facea.
[2] E secondo che a me fu ditto poy egli erano stati già alquanto 'nanci che yo me ne acorgesse. Quando li vidi mi levay e salutando loro Altri era testé mecho/ Però pensando/
[3] unde partiti costoro ritornay a la mia opera del disegniare de li angioli. E faciendo ciò mi venne un pensiero di dire parole quasi per anovale. E di scrivere a costoro li quali erano venuti a me E dissi alora questo sonetto lo quale comincia/ Era venuta/ lo quale à due cominciamenti E però lo dividerò secondo l'uno e secondo l'altro/
[4] Dicho che secondo lo primo questo sonetto à tre parti Nella prima dicho che questa donna era già nella mia memoria. Nella seconda dicho quello che amore però mi facea Nella terza dicho degli effetti d'amore/ la seconda comincia quivi Amor che [c. 19v]la terza quivi piangendo uscivan fuori.
[5] Questa parte si divide in due. Nella una dicho che tuti li mey sospiri uscivano parlando. Nella seconda dicho che alquanti diceano cierte parole diverse dagli altri/ la seconda comincia quivi/ Ma quelli
[6] per questo medesimo modo si divide/ secondo l'altro cominciamento. Salvo che nella prima parte dicho. Quando questa donna era così venuta nella mia memoria e ciò non dicho ne altro.
[7]
[lacuna]
[lacuna] Che per lo suo valore
fu posta da l'altissimo signiore
nel cielo de la humilitate dov'è maria
[8] secondo cominciamento
ERa venuta nella mente mia
Quella donna gentile cui piange amore
Entro 'n quel ponto che lo suo valore
Vi trasse a riguardar quel ch'i' facea
[9]
Amor che nella mente la sentia
S'era svegliato nel destruto core
E dicea a li sospiri andate fore
Per che ciaschun dollente si partia
[10]
§Piangando uscivan fora del mio peto.
Cum una voce che sovente mena
le lacrime dogliose a li occhi tristi
[11]
§Ma quelli che uscivan cum magior pena
o nobille intelletto
Ozzi fa l'anno che nel ciel salisti
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