Beatrice
Edizione interpretativa 
 
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VNT  [Capitolo 6]

[1] Apresso di questa sopraditta visione avendo già ditto le parole che amore m'avea inposte di dire Mi cominciaro molti e diversi pensamenti a combatere e a tentare ciaschuno quasi indefensibelmente. Tra li quali pensamenti quanto che ingonbrassono più lo riposo de la vita. [2] l'uno de li quali era questo. Bona è la segnioria d'amore/ però che trae lo 'ntendimento del suo fidelle da tute le vili cose/ [3] l'altro era questo non bona la segnioria d'amore/ però che quanto lo suo fidelle più fede gli porta/ Tanto più gravi e dolorosi punti gli conven passare/ [4] l'altro era questo lo nome d'amore è sì dolce da udire che impossibille mi pare che la sua propria operatione sia ne le più cose altro che dolcie con ciò sia cosa che li nomi seguiteno le nominate cose sì com'è scritto/ Nomina sunt consequentia rerum cioè a dire i nomi sono quelli che seguiteno le cose/ [5] lo quarto era questo/ la dona per cui ti stringe così/ Non è come l'altre done/ Che legeramente si mova del suo core/ [6] E ciaschuno mi combatea tanto che mi facea stare quasi come coluy che non sa per qual via piglij il suo camino. E che vole andare/ e non sa onde se ne vada/ E se yo pensava di voler cerchare/ una comune via di costoro cioè là dove tuti s'acordassono/ Questa era molto inimicha verso me/ Cioè di chiamare/ e di metermi ne le braccia della pietà. [7] E in questo stato dimorando mi giunse voluntà di diverse parole rimate e dissene alora questo sonetto lo quale comincia.
§Sonetto [c. 6v][8]        Tuti li mei pensier' parlan d'amore
E àno i' lloro sì gran varietade
Ch'altro mi fa voler sua potestate
Altro folle ragiona il suo valore
Altro sperando m'aporta dolzore
Altro pianger mi fa spesse fiate
E sol s'acordeno in chieder pietade
Trimando di paura che è nel core
[9]        §Ond'io non so di qual matera prenda
E vorei dire e no so ch'i' mi dicha
Cossì mi trovo in amorosa ernanza
E sse cum tuti voy' far acordanza
Convienimi di chiamar la mia nimicha
Madona la pietà che mi diffenda.
[10] Questo sonetto in quatro parte si divide/ Nella prima dicho e sopongo che tuti li mei pensieri parlano d'amore. Ne la seconda dicho che sono diversi [lacuna] la loro diversitade/ Ne la terza dicho in che tuti pare che s'acordino/ Nella quarta dicho che volendo dire d'amore non so da qual parte pigli matera e se la volio piliare da tuti conviene che yo chiami la mia nimicha madona la pietade E dicho madona quasi per disdegnioso modo di parlare/ la seconda comincia quivi. e ànno i' lloro. la terza quivi. E sol s'acordano. la quarta quivi. Ond'io non son


Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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