VNV [Capitolo 12]
[1] Poscia ch'io tractai d'amore nella soprascritta rima. Vennime Voluntade di vole dire anche in loda di questa gientillissima parole per le quali io mostrasse come per lei se sveglia questo amore. E come non solamente si sveglia là ove dorme. ma là ove non è in potencia ella mirabelmente operando lo fa venire. E alora feci questo sonetto. lo quale comincia.
[2]
Nelli ochi porta la mia donna 'More/
per che si fa zentil ciò ch'ella mira.
Ov'ella passa ogn'om ver' lei si gira.
e chui saluta fa tremar lo core.
Sì che bassando il viso tutto smore/
e d'ogne suo defetto alor suspira
Fuggie dinanci a lei soperbia e ira/
aiutatemi donne farle honore.
[3]
Ogne dolçeça ogne pensero humile/
nasce nel core a chi parlar la sente/
Und'è laudato chi prima la vide.
[4]
Quel ch'ella pare/ quando un pocho soride
non si può dicer né tenere a mente
sì è novo miraculo e gientile.
[5] Questo Sonetto si à tre parti. Nella prima dico sì come questa donna riduce in acto questa potencia secondo la nobellissima parte de li soi ochi. E nella terza dico questo medesimo/ Secondo la nobellissima parte de la soa bocha. E intra queste due parti è una particella ch'è quasi domandatrice d'aiuto a la precedente parte et a la sequente. E comincia quivi. Aiutatemi donne. la terça comincia quivi. Ogne dolçeça
[6] la prima si divide in tre. che ne la prima parte dico ssì come virtuosamente fa gientille ciò ch'ella vede E questo è tanto a dire quanto inducere amore in potença là ove non è. Ne la seconda dico come riduce in acto amore nelli cuori di tutti colloro cui vede. Ne la terça dico quello che poi virtuosamente adopera ne' lloro [c. 17]cuori La Seconda comincia quivi. Ov'ella passa. la terça quivi. E cui saluta.
[7] Poscia aiutame donne. Doe a intendere a cui la mia intencione è di parlare chiamando le donne che m'aiuteno honorare costei.
[8] Poscia quando dico ogne dolçeça/ dico di quel medesmo che detto è nella prima parte Secondo due acti de la bocha soa. l'uno de li quali enne è lo suo dolcissimo parlare e l'altro lo suo mirabelle riso Salvo che non dico di questo Ultimo come adopera ne li cuori altrui però che la memoria non puote ritenere lui né sua operatione.
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