VNT [c. 6r]
[21]
§E di a-coluy ch-e d-ogni pieta chiaue |
Auante che sdonei/ |
che-le sapra contar mia ragion bona |
per gratia de-la mia nota soaue/ |
reman qui tu co-ley |
§E-del tuo seruo cio che uoli ragiona/ |
E s-ella per tuo prego li perdona/ |
fa che-lli anunci un bel sembiante pace |
[22]
§Gentil ballata mia quando ti piace/ |
moui in/quel ponto che tu n-agi honore/ |
[23] §Questa ballata in-tre parte si divide/ Nella prima dico a-ley dou-ela uada/ e confortola pero chi uada piu sicura. E dicho ne-la cui compagnia si metta/ Si uole sicuramente andare/ e sanza pericolo alchuno. Ne-la seconda dicho quello che ley s-apertiene di fare Intendere/ Ne-la terza la-licentio del gire quando uole/ Ricomandando lo suo mouimento nelle braccia de-la sua fortuna/ la seconda parte comincia quiui con dolce sono/ la-terza quiui gentil ballatta%
[24] potrebe gia l-omo apore/ contra me e dire/ che non sapesse a-chui fosse lo-mio parlare/ In-seconda persona/ pero che-la balatta non-e altro se-no queste parole/ che io parlo. E pero dicho che questo dubio yo lo-ntendo soluere e dichiarare in-questo libello/ Ancora in-parte piu dubiosa e alora Intenda qui chi piu dubita. E chi uollesse apore in questo modo/
[Capitolo 6]
[1] Apresso di questa sopraditta uisione auendo gia ditto le parole che amore m-auea inposte di dire Mi-cominciaro molti e diversi pensamenti a-combatere e a-tentare ciaschuno quasi indefensibelmente. Tra-li quali pensamenti quanto che ingronbassono piu lo riposo de la uita.
[2] l-uno de-li quali era questo. Bona e la segnioria d-amore/ pero che trae lo-ntendimento del suo fidelle da tute le uili cose/
[3] l-altro era questo non bona la segnioria d-amore/ pero che quanto lo suo fidelle piu fede gli porta/ Tanto piu graui e dolorosi punti gli conuen passare/
[4] l-altro era questo lo-nome d-amore e si dolce da-udire che impossibille mi pare che la sua propria operatione sia ne-le piu cose altro che dolcie con-cio sia cosa che li nomi seguiteno le nominate cose si-com-e scritto/ Nomina sunt consequentia rerum cioe a-dire i-nomi sono quelli che seguiteno le cose/
[5] lo quarto era questo/ la-dona per cui ti stringe cosi/ Non-e come l-altre done/ Che legeramente si moua del suo core/
[6] E ciaschuno mi combatea tanto che mi facea stare quasi come coluy che non sa per qual uia piglij il-suo camino. E che uole andare/ e non sa onde se-ne uada/ E se-yo pensaua di uoler cerchare/ una comune uia di-costoro cioe la doue tuti s-acordassono/ Questa era molto inimicha uerso me/ Cioe di-chiamare/ e-di metermi ne-le braccia della pieta.
[7] E in-questo stato dimo>r<rando mi giunse uolunta di-diverse parole rimate e dissene alora questo sonetto lo-quale comincia.
§Sonetto
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