Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNT  [c. 2v]

[fine mano a ¦ mano b]§Del tempo che omne stella relucente |
§Quando m-a parue amor subitamente |
§Cui essenza menbrar mi da erore. |
[23]  §Alegro mi sembraua Amor tenendo |
§Mio core in mano e ne-le braccia auea. |
§Madona in un drapo dormendo. |
§Poy la-suegliaua d-esto core ardendo |
§Ley pauentosa humilmente pascea |
§Apresso gire lo-n-uedea piangendo |
[24] QVesto sonetto se divide in due parti. che nella prima parte saluto e domando risponsione
E nella seconda significo che-ssi dee rispondere. la seconda parte comincia quiui
Gia eran [Capitolo 2]  [1] a-questo sonetto fue risposto da molti. e-di-diverse sentencie. tra-li quali fu
>risposto< risponditore. quelli chu-io chiamo ^primo^ de-li mei amici. E disse alora un sonetto
lo-qualle comincia. Vedesti al-mio parere omne ualore. E questo fue quasi lo principio
de-l-amista tra luy e me. Quando elli seppe ch-io era quello che li auea cio mandato.
[2] Lo-uerace giuditio del ditto sognio non fue ueduto alora per Alchuno Ma hora e
manifestisimo a-li piu simplici [3] da questa uisione inanci comincio lo mio spirito
naturale Ad-essere impedito ne-la sua operatione. Pero che l-anima era tuta data a
pensare di questa gentillissima und-io divenne in picciol tempo poy de si fraile e
debole conditione. E-a molti Amici pesaua de-la-mia uista. E-molti pieni d-inuidia gia
se proccaciaueno di sapere di me quello ch-io uolea del tuto cellare ad-altruy. [4] E.yo
acorgendome del maluasio domandare. Che mi faceano per uolonta d-amore. lo
quale mi comandaua secondo il consilio di ragione. rispondeua a-loro che amore era
quello che cosi m-auea gouernato. dicea d-amore impero che chi portaua nel uiso tante
de-le sue insegnie. Che questo non se poria ricoprire. [5] E quando mi domandaueno per
cui t-a cossi destruto questo Amore. E-io si ridendo li guardaua e nula dicea
a-loro. [6] Vn giorno auene che questa gientillissima se daua in parte oue
s-udiano parole de la rayna de la gloria. Et yo era in logo dal qual uedea
la mia beatitudine. E nel mezo di-ley e di-me per la recta linea sedea una gentil
donna di molto piaceuolo aspetto/ la-quale mi miraua spesse uolte. Marauiliandosi
del mio sguardare che parea che sopra ley terminasse. [7] Onde molti s-acorsero del suo
mirare et in-tanto ui fue posto mente. che partandomi da questo loco mi sentio dire
apresso di-me uedi come cotal dona distrugie la persona di costuy. E-nominandola




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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