VNT [c. 23r]
nel fine de questa quinta parte dicho donne mie chare. A-dare ad intendere che sono donne colloro a-chui yo parlo.
[8] la seconda parte comincia quiui Inteligencia noua/ la-terza quiui. Quando egli-e giunto la quarta quiui uedella talle la-quinta quiui son yo che parla.
[9] Potrebesi ancora piu sotilmente dividere E piu sotilmente fare intendere. Ma puotesi passare cum questa divisa. E-pero no-mi Intrametto di piu dividerlo. E questo e el sonetto che comincia quiui.
[10]
OLtre la-spera che piu larga gira |
Passa el sospiro ch-essie del mio core |
Intelligencia noua che-l amore |
Piangendo mette i-lluy pur su lo tira |
[11]
Quando elli e-giunto la doue disira |
Vede una donna che riceue honore |
E luce si-che per lo suo splendore |
Lo pelegrino spirito la mira |
[12]
§Vedella tale che quando-l mi ridice |
Yo no-l intendo si parla sotile |
Al cor dolente che lo fa parlare |
[13]
§Son io chi parla di quella gentile |
Perro che spesso ricorda beatrice |
Si ch-io l-intendo ben donne mie care. |
[Capitolo 31]
[1] APresso questo sonetto aparue me una mirabille uisione/ ne-la quale yo uidi chose che mi facciono proporre di non dire piu di questa benedetta Infino a-tanto che yo potessi piu digniamente trattare di-ley.
[2] E di-uenire a-ccio/ studio quanto posso si cum ella sa ueracemente. Si che se piacere sara di-coluy. A-chuy tute le cose uiuono. Che-lla mia uita duri tra alquanti annj. Io spero di-dire di-ley quello che may non fo ditto d-alchuna.
[3] E poy piaccia a-coluj che e sire de-la cortesia. Che la-mia donna sen possa gire a-uidere la-gloria della sua donna. Cioe di quella benedetta beatrice la qualle gloriosamente mira. Nella faccia di coluy. Qui est per omnia secula benedictus. Amen. Amen Amen
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