VNC [Capitolo 17]
[1] Questa gientilissima donna di chuj ragionato è . nelle preccidentj parole venne in tanta grazia dellj gientj che quando passava per via le persone chorreano per vedere lej onde mirabile letizia giungiea in me e quand' ella fosse presso d' alchuno tanta onestae giungniea nel chuore di quello che non ardia di levare gli ochi né di rispondere al suo saluto e di questo moltj sì chome expertj mi potrebbono testimoniare a chi no llo credesse .
[2] ella choronata e vestita d' umilitade . Nulla gloria mostrando di ciò ch' ella vedea e udia dicieano moltj poj che ppassata era . questa non è fenmina . anzi è uno de' bbellissimj angieli del cielo . e altrj dicieano quest' è una maraviglia che benedetto sia lo singniore che ssì mirabilmente sae operare .
[3] Io dicho ch' ella si mostrava sì gientile e ssì piena di tuttj i piacierj che quelli che lla miravano chonprendeano a lloro una dolciezza onesta e ssoave tanta che ridie no lla sapeano . né alchuno era lo quale potesse mirare lej che nel prencipio non llj chonvenisse sospirare .
[4] quest' e piue mirabili chose da llej procciedeano vertudiosamente . onde io pensando a cciò volendo ripigliare lo stilo della sua loda propuosi di dire parole nelle quali dissi ad intendere delle sue mirabili . et exciellentj operazionj acciò che non pur choloro che lla poteano sensibilemente vedere . ma gli altrj sapeano dj lej quello che lle parole ne possino fare intendere . Allora dissi questo sonetto Tanto gientile. [c. 52r]
[5]
TAanto gientile e ttanta onesta pare .
la donna mia quand' ella altruj saluta .
Ch' ongnj linghua divien tremando muta .
E gli occhi no ll'ardischan di ghuatare
[6]
ella sen va sentendosi laudare .
beningniamente d'umiltà vestuta .
E ppar che ssia una chosa venuta .
di cielo in terra a mirachol mostrare .
[7]
Mostrasi sì ppiaciente a cchi lla mira
Che dà per gli ochi una dolciezza al chore
Che 'ntender no lla può chi no lla pruova .
E ppar che dalla sua labbia si mova .
u' spirito soave pien d'amore .
Che va diciendo ^ a l' anima sospira .
[8] Questo sonetto è ssì ppiano ad intendere . per quello ch' è nnarato dinanzi che nonn à bisongnio d'alchuna divisione et però lasciando luj dicho che questa mia donna venne in tana grazia. che non solamente ella era onorata e llaudata . ma per lej erano onorate e llaudate molte .
[9] onde io veggendo ciò e volendo manifestare a chi ciò non vedeva propuosi anche di dire parole quali ciò fosse singnifichato . e dissi allora questo altro sonetto . che cchomincia . Vede perfettamente . lo quale narra di lej chome la sua virtude adoperava nell' altre sì cchome apparve nella sua divisione .
[10]
VEde perfettamente ongnie salute .
Chi lla mia donna tra lle donne vede .
E quelle che van cho' llej son tenute .
di bella grazia a ddio render merzede .
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E sua pietate è di tanta virtute .
che nulla invidia all'altre ne prociede .
anzi le fae andar secho vestute .
di gentilezza d'amore e di fede .
[12]
la vista sua fa ongni chosa umile .
E non fa sola sé parer piaciente .
Ma cciaschuna per lej ricieve onore .
[13]
Ed è negli attj suoj tanto gientile .
Che nesun la si può rechare a mente .
Che non sospirj in dolciezza d'amore .
[14] Questo sonetto à tre partj . nella prima dicho tra cche gientj questa donna più mirabile . Nella seconda dicho sì cchome era graziosa sua chonpangnia . Nella terza dicho di quelle chose che vertudiosamente operava inn [c. 52v] altruj . la sechonda parte chomincia quivj . quello che vanno . la terza quivj . e sua beltate .
[15] questa ultima parte si divide in tre . Nella prima dicho quello che operava nelle donne cioè per loro medesimo . Nella sechonda dicho quello che operava in lloro per altruj . Nella terza non solamente nelle donne ma in tutte le persone e non solamente nella sua presenzia ma richordandosi di lej mirabilemente operava . La sechonda chomincia quivj . la vista . la terza quj . è negli altrj .
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