Beatrice
Edizione interpretativa 
 
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VNK  [Capitolo 18]

[1] Appresso ciò comincia' a pensare uno giorno/ sopra quello che decto avea de la mia donna/ cioè in questi due sonetti precedenti/ e veggendo nel mio pensiero che io non avea decto di quello che al presente tempo adoperava in me. pareami defectivamente avere parlato. [2] e però [c. 21v]propuosi di dire parole ne le quali io dicessi come mi parea essere disposto a la sua operaçione/ e come operava in me la sua vertude. E non credendo potere ciò narrare in brevitade di sonetto. cominciai allora una cançone la qual comincia%
[3]       SÌ lungiamente m'à tenuto amore/
e costumato a la sua sengnoria/
che così com'elli m'era forte in pria/
così mi sta soave ora nel core/
[4]  Però quando mi tolle sì 'l valore/
che li spiriti par che fuggan via/
Allora sente la frale anima mia.
tanta dolceçça che 'l viso ne smore.
Poi prende amore in me tanta vertude/
che fa li miei spiriti gire parlando/
ed eschon fori chiamando/
la donna mia per darmi più salute/
[5]  questo m'avene ovunqu'ella mi vede/
e sì è cosa humile che nol si crede%



Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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