Beatrice
Edizione interpretativa 
 
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VNMa  [Capitolo 17]


[5]        Tanto gentile e tanto honesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta
ch'ogni lingua divien tremando muta
e gli ochi non l'ardiscon di guardare
[6]  ella si va sentendosi laudare
benignamente d'umiltà vestuta
[c. 44v]et par che sia una cosa venuta
di cielo in terra a miracol mostrare
[7]        Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per gli ochi una dolceza al core
che 'ntender non la  chi non la prova
e par che dalla sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore
che va dicendo all'anima sospira

[10]        Vede perfectamente ogni virtute
chi la mie donna tra le donne vede
quelle che vanno con lei son tenute
di bella gratia a dio render merzede
[11]  e suo biltà è di tanta virtute
che nulla invidia all'altre ne procede
anzi le face andar seco vestute
di gentileza d'amore e di fede
[12]        La vista sua fa ogni cosa humile
e non fa sola sé parer piacente
ma ciaschuna per lei riceve honore
[13]  et è negli acti suoi tanto gentile
che nessun la si può rechare a mente
che non sospiri in dolceza d'amore



Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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