Beatrice
Edizione interpretativa 
 
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VNS  [Capitolo 18]

[1] [c. 14r] APresso ciò cominciai a pensare un giorno sopra quello che detto avea de la mia donna cioè in questi due sonetti precedenti/ Et veggiendo nel mio pensero ch'io none avea detto di quello che a presente tempo adoperava in me/ pareami difectivamente avere parlato. [2] Et propuosi di dire parole nelle quali io dicesse come me parea essere **disposto a la sua operatione et come operava in me la sua virtute/ Et non credendo poter ciò narrare in brevietade di sonetto cominciai allora questa canzone la quale comincia sì lungamente
[3] [nel margine sinistro] h       SÌ lungamente m'à tenuto amore/
et costumato alla sua signoria/
che sì com'egli m'era forte in prima/
così mi sta soave ora nel core/
[4]  però quando mi tolse sì il valore
che gli spiriti pa^[] che fuggan via/
allo^[] sente la frale anima mia/
tanta dolcez^[] che 'l viso ne smore/
Poi prende amore in me tanta virtute
che fa gli miei sospiri gir parlando
et escon fuor chiamando la donna mia/
per darmi più salute
[5]  Questo m'aviene ovunqu'ella mi vede/
et sì è cosa umil che nol si crede



Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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