VNS [Capitolo 21]
[1] POi che detta fue questa canzone si venne a me uno lo quale secondo gli gradi dell'amistade/ è amico a me inmediate dopo lo primo/ Et questi fue tanto distretto di sanguinitate con questa gloriosa che nullo più appresso l'era/
[2] Et poi che fu meco a rragionare mi pregò/ ch'io li dovesse dire alcuna cosa per una donna che s'era [] et simulava sue parole acciò che paresse che dicesse d'un'altra la quale morta era corta^[]mente/ Onde acorgendomi che questi dicea per questa benedetta dissi di fare ciò che mi domandava lo suo prego/
[3] Onde poi pensando a cciò propuosi di fare uno **sonetto nel quale mi lamentasse alquanto et di darlo a questo mio amico/ che paresse **che per lui l'avessi fatto et dissi alloraquesto sonetto che comincia Venite ad intende
[4] [c. 15v] lo quale à due parti. nella prima chiamo li fedeli d'amore che m'intendano. Nella seconda narro della mia misera conditione la seconda comincia quivi li quali disconsolati/
[5]
VEnite ad intendere gli sospiri miei/
Oi cor gentili ché pietà il disia/
li quali disconsolati vano per via/
e se non fossero di dolor morrei/
però che gli ochi mi sarebbon rei
molte fiate più ch'io non vorria/
lasso di pianger sì la dona mia/
che sfogasser lo cor piangendo lei/
[6]
Voi udirete lo cor chiamar sovente/
la mia donna gentil che se n'è gita/
al secol degno della sua virtute
Et dispregeria talora questa vita
in persona dell'anima dolente.
abandonata de la sua salute/
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