VNC [c. 43r]
[15]
DOnne ch-auete intelletto d-amore . |
I uo con uoj della mia donna dire . |
non-per ch-io creda suo laude finire . |
ma-ra gio nar per isfogar la mente . |
[16]
Io dico che-ppensa ndo Il-suo ualore . |
amor si dolcie mi si fa sentire . |
che ss-io allora non-perdesse ardire . |
farej parlando innamo rar la giente . |
[17]
e Io non uo parlar si altamente . |
ch-io uenisse di temenza uile . |
ma ttrattero del-suo stato gentile . |
a-rrispetto di lej leggieramente . |
donne et donzelle un gio rno chon uoj . |
che-non-(n)e chosa di-parlarne altruj . |
[18]
Angielo chiama Il-divino intelletto . |e dicie sire nel mondo si uede ne l-mondo si uede . |
marauiglia nell-atto che-pro cciede . |
d-un-anima che fin qua-ssu risplen de . |
lo cielo che-non aue altro di fetto . |
che d-auer lej al-suo singnior la-chiede . |
e cciaschun santo ne grida merzede . |
[19]
sola pieta nostra parte difende . |
cha pparla dio che di madonna intende . |dilettj miej or-sofferite in p acie . |
che-n(n)ostra spene sia quanto mi-piacie . |
la ou-e alchuno che perder lej s-attende . |et che dira nello -nferno ma l-natj . |
Io uidi la-speranza de-beatj . |
[20]
Madonna e di siata in-son(m)mo cielo . |
or uo di suo uirtu faruj sau>e<re . |
dicho qual uuol gientil donna pa rere . |
uada co llej quand-ella ua-per uia . |
gitta ne chori humanj amore un gielo . |
par c-ongni lor-pensero aghiaccia et pere . |
et qual soffrisse di strarl-a uedere . |
diverria nobil cosa ouer morria . |
[21]
et-quando truo ua alchun che dengnio sia . |
di ueder lej che-proua sua uertute . |
che lli auien cio che lli dona salute . |
et ssi l-umilia d-ongni cosa oblia . |
ancor l-a dio per ma ggior grazia dato . |
che-non-puo mal finir chi ll-a parlato . |
[22]
Dicie di lej amor cosa mortale . |
com-e sser-puo si a
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