Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNS  [c. 11r]

la-sentenzia delle parti et pero distingo solamente/ La-seconda comincia Quiui et perhe piangi/
La-terza lascia pianger/ La-quarta. ell-a-nel-uiso/
[Capitolo 14]  [1] Appresso cio per poco te(m)po ouero pochi di auenne che in alcuna parte de-la-mia persona mi-gi
unse una dolorosa infermitade/ ond-io continuamente soffersi per noue di amarissima
pena La-quale mi-condusse a-tanta deboleza che mi conuenia stare come coloro i-quali
non si possono muouere/ [2] Io dico che nello nono giorno sentendomi dolore quasi in
tollerabile mente a-me giunse uno pensero lo-quale era della mia donna [3] et quand^o^/-ei
pensato alquanto di-lei/ et io ritornai pensando alla mia debilitata uita et ueggen
do com-e leggero lo-suo durare ancora che-sana fosse Cominciai a-piangere fra-me
stesso di-tanta miseria onde sospirando dicea fra-me medesimo di-necessitade con
uiene che-lla gentilissima beatrice alcuna uolta si/-muoia [4] et pero mi-giunse uno si for
te smarrimento che chiusi gli-ochi et cominciai-a-trauagliare come farnetica persona
et a-inmaginare in-questo modo che nello incominciamento dello errare de-la-mia fantesia
apparuero a-mme certi uisi di-donne scapigliate che-mi-diceano tu pur morrai Et poi
dopo queste donne m-aparuero certi uisi diversi et orribili a-uedere li-quali mi-dice
ano tu-se morto/ [5] cosi cominciando ad-errare la-mia fantasia/ Venni-a-quello ch-io
non sapea ou-io fosse/ et uedere mi-parea donne andare scapigliate piangendo per-uia
mirauigliose mente triste et pareami uedere lo sole oscurare si che-lle stelle si-mostraua
no di-colore ch-elle mi-faceano giudicare che-piangessero Et pareami che-gli-uccelli uo
lando cadessero morti/ et che fossero grandissimi tremuoti/ et marauigliandom^^i^ in-cota
le fantesia et pauentandomi assai ymaginai alcuno amico che mi-uenisse a-ddire/ Or
non-sai la-tua mirabile donna e partita da questo secolo. [6] Allora cominciai a-piangere
molto pietosa mente et non solamente piangea nella ymaginatione ma piangea cogli-o
chi bagnandogli di-uere lagrime. [7] Io inmaginaua di-guardare inuerso il-cielo et pa
reami uedere moltitudine d-angioli li-quali tornassero in suso et aueano inazi-lo
ro una nebuletta bianchissima a-me parea che questi angioli cantassero glorio
samente e-lle parole del-loro canto mi-parea udire che-fossero queste Osanna in excel
sis et altro no-mi parea udire. [8] Allora mi-parea che-llo core ou-era tanto amore mi
dicesse uero e/ certo che-lla-donna nostra morta giace Et per questo mi-parea ^^a^ndare
per uedere lo-corpo nello quale era stata quella nobilissima et beatissima anima
et fue si forte la-erronea fantasia che-mi-mostro questa donna morta Et pareami
che donne la-coprissoro cioe la sua testa con-uno bianchissimo uelo Et pareami
che-lla sua faccia auesse tanto aspetto de umilita che-parea che-dicesse io sono a-ue
dere lo-principio della-pace. [9] In-questa ymaginatione mi-giunse tanta umilita
de per uedere lei ch-io chiamaua-la-morte et dicea dolcissima morte uieni a-me
che-molto ti-disidero et tu-lo-uedi et non-m-essere uillana pero che tu dei essere omai gen
tile in-tal parte se-stata. Or-uieni a-mme che-molto ti-disidero et tu lo-uedi ch-io por
to gia lo-tuo colore [10] Et quando auea ueduti co(m)piere tutti li-dolorosi mistieri che
alle corpora-di-morti s-usano di-fare mi-parea tornare nella mia chamera et qui
ui mi-parea guardare uerso lo-cielo/ et si forte era la-mia inmaginatione che pian
gendo cominciai a-dire con-uera boce O-anima bellissima com-e beato colui che-te




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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