VNT [c. 7v]
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Se-llo sauesse non poria pietate |
Tener piu contra me l-usata proua |
Che amor quando si presso a-uoy mi-troua |
Prende baldanza e tanta sicurtate |
§Che fiere tra-i-mei spiriti paurosi |
E qualle ancide e qual pinge di fore |
Si che solo rimane a-uider uoy |
§Ond-io mi changio in-figura d-altruy |
Ma non si ch-io non senta bene allora |
Li-guay de-li-scacciati tormentosi |
[13] QVesto sonetto non divido in-parti. pero che-la divisione non si fa se non per aprire la-sentencia de la cosa divisa/ Onde con-zo-sia cosa che per la sua ragionata cagione assay sia manifesto. E pero non-a mestiere di-divisione.
[14] Vero e che che tra-le parole doue se manifesta la-cagione di questo sonetto si-scriueno dubiose parole. cioe quando dicho che amore uccide tuti li-mei spiriti. E-lli uisiui rimangono in uita saluo che fuori de-li strumenti loro. e questo dubio e inpossibille a-soluere a-chi non fosse in simille grado fidelle d-amore. E da coloro che uuj sono e manifesto cio che soluerebe le dubitose parole. E pero non-e bene a-me di-dichiarare cotale dubitatione. Accio che-l mio parlare dichiarando sarebe indarno ouero di-soperchio.
[Capitolo 8]
[1] Apresso la-noua trasfiguratione mi giunse uno pensamento ^ forte^ lo-qualle pocho si partia da-me. Anci continu amente mi riprendea di cotalle ragionamento mecho. Poy che tu uenni a-cosi discherneuolle uista quando tu se presso di questa dona. per che pure cerchi di-uidere ley. Eccho che tu fosse domandato da-ley. C he arestu di rispondere/ ponendo che tu auessi libera ciaschuna tua uirtude in-quanto tu-le rispondessi.
[2] E d-a-costuy rispondea un altro humile pensiero e dicea se yo non perdessi le mie uirtudi. E fosse libero tanto ch-io potessi rispondere yo le direy che si tosto com-io ymagino la sua mirabille beleza. Si tosto mi giunge un desiderio de uiderla. lo quale e di tanta uirtude che uccide e distruge la mia memoria cio che contro luy se potessi leuare. E pero no-mi ritragono le passate passioni da cercare la-ueduta di costey
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