Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
backforward

VNT  [c. 13v]

che ciascun giua errando. | E possia imaginando. | Di-conoscenza e-di-uerita fora. | uisi di-donne
m-a paruero cruciati. | Che mi diceano pur mora-ti mora-ti |
[23]  POy uidi donne dubitose molte. | Nel uano imaginare dou-io intrai. | Et esser mi parea
non so in-qual loco. | E-uedere donne andare in loco disciolte. | Quale lagrimando e
qual trahendo guay. | Che di tristitia sayetauan focho. | [24]  Poy mi parue uedere a-poco
a-pocho | Turbar lo-sole/ e parer la-stella/ | e piangere elli ed-ella. | Cadere li-occielli uolando
per l-ayre. | E-lla tera tremare/ | et homo aparue scolorito e focho | dicendomi che fay
non say nouella. | Morta e la donna tua che era si-bella |
[25]  LEuaua gli-ochi mei bagniati in-pianti. | E uedea che parean pioggia di manna. | li-angeli
che tornauano suso in-cielo. | E una nuuoletta auean dauanti. | Doppo lo-quale gridauan
tutti Osanna. | e se altro auesser ditto a-uoy dire-lo. | [26]  Alora diceua amor piu nol ti celo |
uieni a-uidere nostra donna che giace. | lo-ymaginare falace. | Mi-condusse a-uidere
madonna morta. | E quando scorta | uedea che donne la courean d-un uello. | E auea secho
humilita uerace. | Che parea che dicesse yo sono in-pace |
[27]  IO-divenia nel dolore si humile | Vezendo in ley tanta humilita formata. | Ch-io dicea
morte asay dolce ti-tegnio | Tu-dey omay esser cosa gentile. | Poi che tu sey nella mia
donna stata. | E dey auere pietate e non disdegnio. | Vedi che-si desideroso uegnio | de
esser di tuoy. ch-io ti somigli in fede. | Veni che-l core te chiede/ | [28]  Poy mi partia consumato
ogni duolo. | e quando era solo. | Dicea guardando uerso l-alto regnio. | Beata Anima
bella chi te uede. | Voy mi chiamasti allor uostra merciede. |
[29] QVesta cancione a-due parti. Nella prima dicho parlando ad-infinita persona com-io fo
leuato d-una uana fantasia da certe donne. e come promis-o loro di-darla. Nella seconda
dicho come yo dissi a-lloro. La seconda comincia quiui. mentr-yo pensaua la mia falace
uita. [30] La prima parte si divide in-due. Nella prima dicho quello che cierte donne o che
una sola dissero e fecero per la mia fantasia. Quanto e dinanci ch-io fossi tornato
in uerace conditione. Nella seconda dicho quello che queste donne mi disserro/
Poy ch-io lassiay questo farnetichare. E comincia questa parte quiui/ era la uoce
mia. [31] Posscia quando dico mentre io pensaua la-mia. Dico come io dissi loro questa
mia Imaginatione. Ed-intorno a-cio fue due parti. Nella prima dico per ordine
questa Imaginatione. Nella seconda dicendo a-che hora mi chiamaronno le ringratio
chiusamente/ e comincia quiui questa parte. Voy mi chiamaste. [Capitolo 15]  [1] Apresso questa uana
imaginatione Auenne un die che essendo yo pensoso in alchuna parte. Et yo mi
sentio cominciare uno teremuoto nel chore. Cossi come yo fosse stato presente a-questa




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
CIBIT