Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNT  [c. 17r]

se uolemo guardare nel prohemio chi procede questo libello/ la seconda si-e che composto
che fosse del presente proposito. Ancora non sarebe sufficiente la-mia lingua.
a-trattare come si conuerebe di-cio. la-terza si-e che posto che fosse l-uno e-l
l-altro non-n-e coueneuolle a-me tractare di-cio/ Per quello che tratando conuerebe
essere me laudatore di-me medesimo/ la-qual cosa e al-postuto biasmeuole a-chi
lo fae/ E pero lasscio cotale tratato ad altro giosatore. [3] Tuta uia ^pero^ che molte
uolte/ lo-numero del noue. a-presso luogo tra-le parole dinanci. Onde pare che
sia non sanza ragione. E nella sua partita cum talle numero pare ch-auesse
molto luogo. Conuiensi di-dire quindi alchuna cosa. Acio che para al-proposito
conuenirsi. Onde prima dicho come ebbe luogo. Nella sua partita. E poy
n-asegniaro alchuna ragione. Per che questo numero fue a-ley cotanto amico.
[4] Yo dico che secondo l-usanza d-arabia/ l-anima sua nobillissima si partio
nella prima ora del nono giorno del mese. E secondo l-usanza di sirya ella si
partio nel nono mese de-l anno/ Pero che-l primo mese e iui tirsim/ Primo
lo-quale e a-noy otobre. E secondo l-usanza nostra. Ella si partio in quello
anno de-la nostra inditione/ Cioe de li-anni domini in cui lo perfetto nummero
era compiuto noue uolte. In-quello centenayo nel quale in-questo mondo
ella fue posta e ella fue de li cristiani del terzo decimo centenayo/ [5] Perche
questo numero fosse in tanto amico di-ley. Questa potrebbe essera una-ragione/
Cun cio sia cosa che secondo tholomeo/ E secondo la cristiada ueritade noue
siano li-celi che si moueno. E secondo comune oppinione astrologa li-ditti-celi
adoperino qua giuso secondo la-loro habitudine in sieme. Questo numero
fue amicho di-ley per dare ad intendere/ che nella sua generatione tuti e noue
li mobilli cieli perfetissimamente s-amano insieme/ [6] Questa e una ragione di-cio.
Ma piu sotil mente pensando. e secondo la infalabille ueritade. Questo numero
fue ella medesima per similitudine dico/ e cio intendo cosi lo-numero del tre
e la-radice del noue. Pero che sanza numero altro alchuno per se medesmo fa
noue/ si come uedemo manifestamente per tre uia tre fa noue. Dunque se-l tre
e fatore per se medesimo del noue/ E cosi el fatore di-miracoli/ e tre cioe
padre e filio e spirito sancto li-quali sono tre ed-uno Questa donna fue
acompagniata da questo numero del noue. A-dare ad intendere ch-ella era
un noue/ cioe uno miracolo la cui radice. cio del miracolo-e solamente la-mirabile




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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