VNT [c. 18r]
mei.
[7] Poscia >dicho< quando dicho pietosa mia cancione designiandole in qualli donne se-ne uada e stiasi co-loro
[8]
LI ochi dolenti per pieta del core. |
Ano sofferto di-lacrimare pena/ |
Si-che per uinti sono rimasi omay. |
Ora s-i-uoglio sfogare lo-dolore. |
Che a-pocho a-pocho a-la morte mi mena. |
Conuienemi parlar trahendo guay. |
[9]
Per che mi ricorda ch-io parlay |
De-la mia donna mentre che uiueua/ |
Donne gentili uolentieri cum uoy. |
Non uo parlar >[testo illeggibile]< altruy. |
Se-no a-chor gentili che-n donna sia. |
E dicero di-ley piangendo poy |
che se-n-e gita in cielo subitamente. |
E a lassiato mecho amore dollente/ |
[10]
ITa n-e beatrice su ne-l alto celo. |
Nel reame oue gli-angeli ano pace. |
e-sta cum loro e uoy donne lassiate. |
No-la ci tolse qualita di gielo. |
Ne di-calore come l-altre face. |
Ma solo fu sua gran benignitade. |
Che luce de la->luce< sua humilitate/ |
Passo li-cieli cum tanta uirtute. |
Che fe marauigliar l-eterno sire. |
Si che dolce desire. |
lo giunse di-chiamar tanta salute. |
E fela di-qua giu a-sse uenire. |
Perche uedea ch-esta uita noiosa |
Non era degnia de cosi gentil cosa |
[11]
PArtissi da-la sua bella persona. |
Piena di gratia l-anima gentile. |
Ed-e si gloriosa in locho degnio. |
Chi-no-lla piange quando ne ragiona. |
Cuore a-di pieta si maluagio e uile. |
Ch-entrare no-li puote spirito benignio. |
Non-e di-cor uillano si alto ingiegnio. |
Che possa ymaginar di-ley alquanto. |
E pero no-gli uene di piangere doglia. |
[12]
Ma uene tristitia e doglia. |
Di-sospirare e di-morire di pianto. |
D-onne consolare la-mia spoglia. |
Chi-uede nel pensiero alchuna uolta. |
Qualle ella fue e come ella n-e tolta |
[13]
DAnnomj angosia li sospiri forti. |
Quando el pensiero nella mente graue. |
Mi recha quella che m-a el cor diviso. |
Spesse fiate pensando a-la-morte. |
Vyen un disio a-me tanto suaue. |
Che mi tramuta lo-colore nel uiso. |
[14]
E quando lo-ymaginare mi uien ben fiso. |
Giungemi tanta pena d-ogni parte. |
Ch-i mi riscuote per dolore ch-i sento. |
E si fatto divento. |
Che da-le-genti uergognia mi parre. |
Possia piangendo solo nel mio lamento. |
Chiamo beatrice or dicho or se-tu morta. |
E mentre che la chiamo me conforta |
[15]
PIanger di-doglia e sospirar d-angosia. |
Mi struge el core ouunque sol mi troua |
Si che ne-ncresserebe a-chi m-udisse. |
E quale e stata la mia uita possia. |
Che la mia donna ando nel secol nouo. |
lingua non-e che dicer lo sapesse. |
[16]
E pero donne mie pur ch-io uolesse. |
Non ui saprey yo dire ben quel ch-i sono. |
Si mi fa trauagliare l-acerba uita. |
la-qual-e si-nuilita. |
Che ogni homo par che mi dicha yo t-a bandono. |
Vegiendo la-mia labbia tramortita. |
Ma qual ch-io sia la mia donna sil >e<uede |
E yo ne spero ancor da-ley mercede |
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