Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNV  [c. 28]

seguitano a-quelle che sono alegate/ siano tute latine sarebbe fori del mio in tendimento se-le scriuessi/ Excusomene pero che l-entendimento mio non fue dal principio di scriuere altro che per Volgare. [10] E simile in tencione so ch-ebbe questo mio primo amico a-cui cio scriuo/ cioe ch-io li-scriuessi solamente Volgare. [Capitolo 20]  [1] Poi che li-mei ochi ebbero per alquanto tempo lagrimato/ e-tanto afaticati erano che non poteano disfogare la-mia tristicia pensai di-uolerla disfogare con alquante parole dolorose. E-pero propuosi di fare Vna canzone ne-la quale piangendo ragionasse di-lei per cui tanto dolore era facto distruggitore de l-anima mia/ e-cominciai alora. li ochi dolenti. [2] Et acio che questa canzone paia remonere piu uedoua dopo lo suo fine. La dividero in prima che io la-scriua/ E cotal modo terro da qui enanci. [3] Io dico che questa catiuella cançone. [lacuna] la prima e prohemio/ Ne-la seconda ragiono di-lei. Nella terça parlo a la cançone/ pietosa mente/ la seconda parte comincia quiui. Ita n-e Beatrice. la terça quiui. pietosa mia cançone. [4] la prima parte si-divide in tre/ Ne-la prima dico per che mi muouo a-dire. Ne-la seconda dico a-chui uoglio dire. Nella terça dico di cui Voglio dire/ la seconda comincia quiui/ e-perche mi ricorda. la terça quiui. E-dicero [5] poscia quando dico. Ita n-e beatrice/ Ragiono di lei/ e-dintorno a-cio foe due parti Ne-la prima dico la cagione per che tolta ne fue/ apresso dico come altre-si piangne de la soa partita. E-comincia questa parte quiui. Partissi de la sua. [6] Questa parte si divide in tre. Ne la prima dico chi-no la piange. Ne-la seconda dico chi-la piange/ Ne la terça dico de la mia con ditione. la seconda comincia quiui/ Ma-uien tristicia e-uoglia. la terça quiui dannomi angoscia. [7] poscia quando dico/ piatosa mia cançone/ parlo a-questa cançone/ designandole a-quai donne se ne uada e-steasi con loro.

[8]  Li-ochi dolenti per pieta del-core | anno di-lagrimar soferta pena/ | si che per uinti son rimasi omai. |
Ora s-i uoglio sfogar lo dolore/ | ch-a poco a-pocho a-la morte mi mena/ | conuenemi parlare traendo guai/ | [9]  e-per che mi ricorda ch-i parlai/ | de-la mia donna mentre che uiuea/ | donne gientilli/ Volunteri con uoy/ | non uo parlare altrui/ | se nonn-a core gentille che in donna sia/ | e-dicero di-lei piangendo poi/ | che-se-n-e gita in cielo subita mente/ | ed-a lasciato amor meco dolente. |
[10]  Ita n-e beatrice in l-alto cielo/ | ne-reame oue li angeli anno pace/ | e-sta co-lloro e-uoi donne a-lasciate. | No-la ci tolse qualita de gielo. | ne di-calore come l-altre face | ma solo foe soa gran benignitade/ | che luce della soa humilitate/ | passo li-cieli con tanta u(er)tute/ | che-fe merauiglare l-eterno syre/ | si che dolçe desire/ | li-giunse [lacuna meccanica] | [nel margine superiore] [fine mano a ¦ mano b]Mancano due pagine[di chiamar] [Capitolo 21] 
[Capitolo 22] 
[Capitolo 23] 

[Capitolo 24] 
[Capitolo 25] 
[Capitolo 26] 
[Capitolo 27] 
[Capitolo 28] 
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Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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