Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNV  [c. 6]

[lacuna meccanica] | [lacuna meccanica] disse io uegno di-lontana parte | oue i-era lo tuo cor per mio Volere. |
E recollo a-seruire nouo piacere/ | [12]  alora presi di-lui si-gran parte/ | ch-eli disparue e-no-m-acorsi come | [13] [lacuna meccanica]sto sonetto a-tre parte ne-la prima [lacuna meccanica] si-come io trouai amore/ e-quale parea a-me/ Ne-la seconda dico quello ch-eli-me disse auegna che-non (con)piutamente per tema che auea di-discourire [lacuna meccanica] secreto. Ne-la tercia dico como illi me-disparue. la Seconda comincia quiui [lacuna] alora presj [Capitolo 5]  [1] Apresso la-mia ritornata mi-misi a-cercare di questa donna che lo-mio signore m-auea nominata ne-lo camino de-li sospiri. E io acio che-llo mio parlare sia piu [lacuna meccanica] Dico che in poco te(m)po la-feci mia difesa/ tanto che troppa gente ne-ragionaua oltre li termeni de-la-cortesia. Onde molte fiate me pesaua duramente. [2] E per questa cagione cioe di-questa souerchieuole uoce che parea che m-infamasse [lacuna meccanica] lla gientillissima la-quale fue distrugietrice di-tuti li-uicij e-regina de-le uertudi passando per alcuna parti mi nego lo suo dolcissimo salute ne-lo quale staua tuta la-mia beatitudine. [3] E uscendo alquanto del-proposito presente uoglio dare a intendere quello che lo-suo salutare in me uirtuosa mente adoperaua. [4] Dico che quando ella apparia da parte alcuna per la-sperança de-la-mirabele salute nullo nemico mi remanea anci mi giungea una fiama di caritade la-quale [lacuna meccanica] perdonare a-chiunche m-auesse offeso. E chi alora m-auesse dimandato di-cosa alcuna la-mia responsione sarebbe stata solamente. Amore/ con uiso uestito d-umiltade/ [5] e-quando ella fosse alquanto propinqua al-salutare Vno spirito d-amore distrugiendo tutti li altri spiriti sensitiui pingea li-debolletti spiriti del-uiso e-dicea loro andate ad-ornare la-donna uostra. Ed-elli si-rimaneano nel luogo loro. E chi auesse uoluto conoscere amore fare lo-potea mirando lo-tremare delli-ochi miei. [6] E quando questa gientilissima salute salutaua/ non che amore fosse tal mezo che potesse obru(m)brare a-me la entolerable beatitudine ma elli quasi per souerchio di-dolçeça divenia tale che lo-mio corpo lo-quale era tutto alora sotto lo-suo rigemento molte uolte si-mouea come cosa greue in animata. [7] Si-che apare manifesta mente che-nelle soe salute habitaua la-mia beatitudine la-quale molte uolte passaua e redundaua la-mia capacitade. [8] Ora tornando a-lo proposito [fine mano a ¦ mano b]u*i [lacuna meccanica] [fine mano b ¦ mano a]che poi che-la mia beatitudine mi fue negata/ mi giunse tanto dolore [lacuna meccanica] partito me da-le giente in solinga parte andare a-bagnare la-terra d-amarissime [lacuna meccanica]/ [9] e poi che alquanto mi fue leuato e-solleuato questo lagrimare misi[lacuna meccanica] ne-la mia camera la-oue io [lacuna meccanica] lamentarmi sença esere odito. E quiui [lacuna meccanica] misericordia a-la-dona de la cortesia e dicendo amore aiuta lo tuo fedele m-adormentai come uno pargoletto batuto lagrimando. [10] Auenne quasi nel meço [lacuna meccanica] mio dormire che me parue uedere ne-la mia camera [lacuna meccanica] stito de bianchissime uestemente e-pensando molto quanto a-la uista [lacuna meccanica] daua la-oue io giacea. E quando m-auea [lacuna meccanica] che sospirando mi chiamasse e-diceami queste parole. Filij mi TempuS est




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
CIBIT