VNV [c. 7]
ut pretermittantur simulacra nostra.
[11] Alora mi pare che io lo-conoscesse pero che mi chiamaua cosi come asai fiate nelli mei soni m-auea gia chiamato. Et riguardandolo pareami che piangesse pietosa mente e-parea che atendesse da-me alcuna parola Onde io asecurandomi cominciai a-parlare cosi con-esso e-dissi. Segnore de-la nobiltate e per che piangi tu si-coralmente. E quelli mi-dicea queste parole. Ego ta(m)quam centrum circuli cui simili modo se habent circumferencie parteS/ tu autem non sic.
[12] Alora pensando a-le soe parole me parea che m-auesse parlato molto oscuramente/ si ch-io mi-sforçaua di-parlare/ E diceali queste parole. Che e zo segnore che-me parli con-tanta oscuritade. E quelli mi-dicea en parole uulgari/ non dimandare piu che utile ti sia.
[13] E pero cominciai alora co-llui a-ragionare de-la salute la-quale mi fue negata e-domando-lo de-la cagione. Onde en-questa guisa mi fue da lui risposto/ Questa nostra Beatrice udio da-certe persone ragionando che la donna la-quale io ti nominai nel-camino de-li sospiri receuea da-ti alcuna noia/ E pero questa gientilissima la quale e contraria de tutte le-noie non degno de salutare la-tua persona temendo non fosse noia.
[14]
Onde con-cio-scia-cosa che uerace mente sia conosciuto per lei alquanto lo tuo secreto per longa consuetudine/ uoglio che-tu diche certe parole per rima ne le quali tu (con)prende la-força che io tegno sopra te per lei/ E chome tu fosti suo tostamente de la puericia tua e di-ço chiama testimonio collui che ben lo sa. E come tu pregi lui che lle le dica o-io che sono quelli uoluntieri le-ne ragionero. E per questo sentira ella la -tua uoluntade/ la-quale sentendo conoscera le parole de l-inganati/
[15]
queste parole fa che siano quasi un mezo si che-tu non parli a-lei inmediate mente che-non e-degno e-no-le mandare in alcuna parte sença me/ oue potessero essere in tese da-lei. Ma falle adornare di soaue armonia. ne-la-quale io saro tutte le-uolte che fara mestiere.
[16] E dette queste parole disparue e lo mio sonno fue rotto. Ondo io ricordandomi trouai che questa uisione m-era apparita ne-la nona ora del-die. E ançi che io usisse di questa camera propuosi di fare una ballata ne-la-quale io siguitassi cio che lo-mio segnore m-auea i(n) posto. E feci poi questa ballata che comincia.
[17]
Ballata i-uoi che-tu ritroui amore/ |
o-co-llui uade a madonna dauante |
si-che la-scusa mia la-qual tu cante |
ragioni poi co-llei lo-mio segnore. |
[18]
[lacuna meccanica]u uai ballata si cortese mente/ |
che se[lacuna meccanica] co(n) pagnia |
douresti in tute parti auere ardire |
Ma-se tu uoli andare sicuramente/ |
Retroua l-amor pria/ |
che forse non-e bon sença lui gire. |
Pero che quella che-tti deue audire |
si-como credo e-uer di-me adirata/ |
e-tu da-lui non fossi aco(m) pagnata |
legiera mente te faria disinore. |
[19]
[lacuna meccanica]on dolce sonno quando se co-llui/ |
comincia este parole/ |
apresso che aurai chesta pietate. |
Madonna quelli che mi manda a-uoi |
quando ui-piaça uole/ |
sed-elli a scusa che la [lacuna meccanica] diate |
[lacuna meccanica] e-qui che per uostra beltate/ |
lo face come uole uista can giare/ |
dunque
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