VNTo [Capitolo 13]
[1] Appresso questo non molti dì passati sì come piacque al glorioso sire lo quale non negò la morte a ssé colui che era stato genitore di tanta maraviglia quanta che era questa nobilissima beatrice di questa vita gloria ecternale sen gio veracemente.
[2] onde con ciò sia cosa che cotale partire sia doloroso ad coloro che rimangono et sono stati amici di colui che se ne va et nulla sia sì intima amistà come di buono padre. et questa donna fosse altissimo grado di bontà et il suo padre sì come da molti si crede/ et vero è fosse buono in alto grado/ manifesto è che questa [c. 37v]donna fu amarissimamente piena di dolore.
[3] Et con ciò sia cosa che secondo che l'usança della sopra detta città donne con donne et huomini con huomini s'adunarono colà dove questa beatrice piangeva pietosamente/ onde io veggendo tornare alquante donne da llei udi' dire loro parole di questa gentilissima come ella si lamentava tra lle quali parole udi' che dicevano Certo ella piange sì che quale la mirasse dovrebbe morire di pietà.
[4] Allora trapassarono queste donne et io rimasi in tanta tristitia che alcuna lagrima talora bagnava la mia faccia/ onde io mi ricopria con porre le mani spesso alli miei occhi et se non fosse che io attendea udire anche di lei però che io era in luogo onde se ne givano la maggiore parte di quelle donne che da llei si partiano io mi sarei nascoso incontanente che le lagrime m'aveano assalito.
[5] Et però dimorando ancora nel medesimo luogo donne anche passaron presso di me le quali andavano ragionando fra lloro queste parole. Chi dee mai essere lieta di noi che avemo udita parlare questa donna così pietosamente?
[6] Appresso costoro venivano altre che venivano dicendo Questi che è qui piagne né più né meno come se l'avesse veduta come noi avemo. Altre dipoi diceano di me. Vedresti che non pare esso tale è divenuto.
[7] Et così passando queste donne udij parole di lei et di me in questo modo che detto è/ Onde io poi pensando proposi di dire parole acciò che degnamente avea cagione di dire nelle quali parole io conchiudessi tutto ciò che udito avea da queste donne et perciò che volentieri l'avrei dimandate se non mi fosse stata riprensione presi materia di dire come se io l'avessi dimandate/ et elle m'avessero risposto.
[8] et feci due sonetti che nel primo domando in quello modo che voglia mi giunse Nell'altro dico la loro risponsione pigliando ciò ch'io udi' da lloro come lo mi avessero detto rispondendo. et comincia il primo** Voi che portate et cetera et l'altro? Se' tu colui ch'ài tractato et cetera
[9]
VOi che portate la sembiança humile?
con gli occhi bassi mostrando dolore?
onde venite che 'l vostro ?
par divenuto di pietà simile?
vedeste
bagnar nel viso suo di pianto amore?
ditelmi che mel dice il core?
[c. 38r]perch'io vi veggio andar sença atto vile?
[10]
Et se venite da tanta pietate?
piacciavi di ristar qui meco alquanto?
et cheché sia di lei nol mi celate?
Io veggio gli occhi vostri che ànno pianto?
et veggiovi venir sì sfigurate?
che 'l cor mi triema di vederne tanto;
[11] § Voi che portate et c. etera sonecto si divide in due parti. nella prima et dimando queste vengono da llei dicendo loro che io il credo che tornano ingentilite nella .ij. le priego mi dicano di lei la .ij. comincia quivi. et se venite.
[12]
SE' tu colui ch'ài tractato sovente?
di nostra donna parlando ad noi?
tu risomigli alla voce ben lui?
ma la figura ne d'altra gente?
[13]
de perché piangi tu sì coralmente?
pietà venire altrui?
pianger lei che tu non puoi?
puncto celar la dolorosa mente?
[14]
Lascia piangere ad noi et triste andare?
fa peccato chi mai ne conforta?
che nel suo pianto l'udimo parlare?
[15]
Ella à nel viso la pietà sì scorta?
che qual l'avesse voluta
saria dinançi a llei caduta morta;
[16] § Se' tu colui et c. etera questo sonecto à .iiij. parti secondo che .iiij. modi di parlare ebbero in loro le donne per cui rispondo et però che sono di sopra assai manifesti non m'intrametto di narrare la sententia delle parti. et però le distinguo solamente la .ij. comincia quivi de' perché piange la .iij. lascia piangere. la .iiij. ell'à nel viso
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