Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNTo  [c. 29r]

MArauiglerannosi molti per-quello
che-io aduisi perche-io le-divisioni de
sonetti non o nel-testo poste come
l-autore del presente libretto le puose. ma
a-ccio rispondo due essere state le-cagioni
La-prima percio che-lle divisioni de-sonetti
manifestamente sono dichiarationi di
quegli perche piu tosto chiosa appaiono do
uere essere che-testo/ et pero chiosa l-o poste
non testo non stando l-uno con l-altre bene
mescolate. Se-qui forse dicesse alcuno a
le teme de sonetti et-cançoni scripte-da
lui similmente si-potrebbero dire chiosa
con cio-sia cosa che-esse sieno non minore
dichiaratione di-quegli che-lle divisi
oni. Dico che-quantunque sieno dichiara
tioni non sono dichiarationi per dichiara
re/ ma-dimostrationi delle cagioni che
a fare lo-ndusse i sonetti et-le cançoni. et
appare ancora queste dimostrationi-essere
dello intento principale perche-meritamente
testo sono et non chiose. La seconda ragione
e che secondo che-io o gia piu uolte udito
ragionare a-persone degne di-fede auendo
dante nella sua giouaneça composto que
sto libello/ et poi essendo col-tempo nella
sciença et nelle operationi cresciuto/ si-uer
gogniaua auere facto questo parendogli
opera troppo puerile. et tra l-altre cose in
che si-dolea d-auerlo facto/ si-ramarica
ua d-auere inchiuse le-divisioni nel-te
sto forse per quella medesima ragione
che-muoue me la-onde io non potendolo
negli-altri emendare in-questo che-scripto o
n-o uoluto sodisfare l-appetito de-l-auctore.
[Capitolo 1]  Incipit uita noua clarissimi uiri dantis aligerij florentini;
[1] IN quella parte del-libro della mia memoria dinançi alla
quale poco si-potrebbe leggere si-truoua una rubrica la-qua
le dice §incipit uita noua. sotto la-quale rubrica io truo
uo scripte le parole le-quali e mio intendimento d-asempra
re in questo libro/ et se-non tutte/ almeno la-loro sententia. **
[2] Noue fiate gia appresso il mio nascimento era tornato
il cielo della luce quasi ad uno medesimo puncto/ quanto
alla sua propia giratione quando alli miei occhi apparue
prima la-gloriosa donna della mia mente la-quale fu chiama
ta da-molti Beatrice li-quali non sapeano che-ssi chiamare. [3] Ella
era in questa uita gia stata tanto che-nel suo tempo il-cielo stel
lato era mosso uerso la parte d-oriente delle .xij. parti l-una d-un
grado. si-che quasi dal principio del-suo anno nono aparue ad me.
et io la-uidi quasi dalla fine del mio/ [4] Et aparuemi uestita di no
bilissimo colore humile et honesto sanguigno/ cinta et ornata
alla-guisa che alla sua giouanissima etade si-conuenia. [5] In-quello
puncto dico ueracemente che lo-spirito della uita il quale dimora
nella segretissima camera del-cuore comincio ad tremare si for
temente che appariua nelli menomi polsi orribilemente. et tre
mando disse queste parole. Ecce deus fortior me ueniens domi
nabitur michi. [6] In quel puncto lo-spirito animale lo-quale dimora
nella camera nella quale tutti li-spiriti sensitiui portano le-lo
ro perceptioni/ si-comincio a-marauigliare molto et parlando spetial
mente agli spiriti del uiso disse queste parole. Apparuit iam be
atitudo nostra. [7] In-quel puncto lo-spirito naturale/ lo quale dimo
ra in quella parte oue si-ministra lo nutrimento nostro comincio
ad piangnere/ et piangendo disse queste parole. Heu miser quia fre
quenter impeditus ero deinceps. [8] D-allora innançi dico che amore
signoreggio la-mia anima la-quale fu si tosto a-llui disposata
et comincio ad-prendere sopra me tanta sicurtade et tanta signoria
per la-uirtu che-gli daua la mia ymaginatione che mi conuenia
fare tutti gli suoi piaceri. compiutamente. [9] egli mi-comandaua mol
te uolte che-io/ cercassi per uedere questa angiola giouanissima
onde io nella mia pueritia molte uolte l-andai cercando/ et uede
uala di-si nuoui et laudeuoli portamenti/ che certo di-lei si potea




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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