VNM [c. 39v]
[c. 39va] di-questo amico propuosi di-stare al-ser uigio de-le donne ne-la-sua copagnia
[4] et-nel-fine del-mio proponimento mi parue sentire uno mirabile tremore incominciare nel-mio pecto da-la sinistra parte et-distendersi di-subito per-tutte le-parti del-mio corpo. Alora dico che io pogiai la-mia persona simula tamente ad-una pintura la-quale circondaua quista magione et-te mendo no altri si-fosse acorto del-mi o tremare leuai-li-ochi et-mirando le-donne uidi ^^tra-lloro^la-gentilissima Bea trice.
[5] Alora fuoro si-distructi li-miei spiriti per-la-forza che-amore presi uegen dosi in tanta propinquitade a-la-gen tilissima donna che-no-ne rimasero in-uita piu che li spiriti del-uiso. et ancora quisti rimasero di-fuori de li-loro in strumenti. pero-che amore uo lea stare nel loro nobilissimo luo go per-uede(re) la-mirabile donna.
[6] Et auegna ch-io fossi a-loco che-prima molto mi dolea di-questi spiritelli che-si-lamentauano forte et dicea no se-questi no-ci infolgorasse cosi fuori del-nostro luogo noi-potremo stare a-uede(re) la-mirauillia di-questa donna cosi come stanno li-altri nostri pari
[7] Io dico che molte di-queste donne accorgendosi de-la-mia trans figuratione si-cominciaro a-maraui liare et-ragionando si-gabbauano di-me con-questa gentilissima. Onde lo ingannato amico de-buo na fede mi presi per-la-mano e-traendo mi fuori de-la ueduta di-queste-donne mi-domandoe che-io auesse.
[8] Allora io-riposato alquanto et-rexuresiti li-morti spiriti miei et-li-discacciati riuenuti a-le-loro possessioni. dissi a-questo mio amico queste paro le. Io-tenni li-piedi in-quella-parte
[c. 39vb] de-la uita de-la da-la-quale non si puo ire piu per-intendimento di-ritornare.
[9] et-partitomi da-lui mi-ritrouai ne-la camera de-le-lagrime. ne-le-quale pian gendo et-uergognandomi fra me-stesso dicea se-questa donna sapesse la-mia condictione Io non-crede ce-chosi ga bbasse la-mia persona anzi credo che molta pietade le-ne-uerrebbe.
[10] Et in questo pianto stando propuosi di-dire parole ne-le-quali parlando a-lei se gnificassi la-cagione del-mio trans figuramento. dicisse che-io-so-bene ch-ella no-e saputa et-che-se-fosse saputa io-credo che-pieta ne-giunerebbe altrui. et-propuosile de-dire desiderando che-ue nissero per l-auentura ne-la-sua udiença. Et allora disse questo sonecto lo-quale comincia. Coll-altre.
[11]
Con l-altre donne mia uista gabbate. |
et-non pensate donna onde si-moua. |
che-io ui rasembre si-figura noua/ |
quand-io riguardo la-uostra beltate. |
[12]
Se-lo saueste non-porria pietate |
tener piu contra-me l-usata proua. |
che amor quando si-pross-a-uoi mi-troua |
prende baldança et-tanta sicuritate. |
Che-fere tra miei spiriti paurosi/ |
et-quale ancide et-qual pinge di fore/ |
si che solo rimane a-ueder uoi. |
Onde io mi cangio in-figura d-altrui |
ma-non-si ch-io non senta bene alore/ |
li-guai de-li scacciati tormentosi. |
[13] §Questo sonecto non divido im-parti. pero che la-divisione non-si fa se-non per aprire la-sentenza de-la-cosa divisa onde con-cio sia cosa che-per-la-sua ragio nata cagione assai sia manifesto non mistieri de-divisione.
[14] Vero e-che tra le-parole oue si-magnifesta la-cagione di-questo sonecto si-scriuono dobiose parole. cioe quando dico che amore uccidi tutti li-miei spiriti et-lli-uisi-mi remango
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