Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNS  [c. 14r]

APresso cio cominciai a-pensare un-giorno sopra quello che detto auea de la-mia donna
cioe in-questi due sonetti precedenti/ Et ueggiendo nel mio pensero ch-io none auea
detto di quello che a-presente tempo adoperaua in me/ pareami-difectiua mente aue
re parlato. [2] Et propuosi di-dire parole nelle quali io dicesse come me parea essere **
disposto a-la sua operatione et come operaua in-me la-sua uirtute/ Et non credendo poter
cio narrare in-breuietade di-sonetto cominciai allora questa canzone la-quale co
micia si-lunga mente
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[3] [nel margine sinistro] h SI lunga mente m-a-tenuto amore/ |[horizontal tab] et costumato alla sua signoria/ |
che-si com-egli m-era forte in-prima/ |[horizontal tab] cosi mi-sta soaue ora nel-core/ |
[4]  pero quando mi-tolse si il-ualore |[horizontal tab] che gli-spiriti pa^^r^ che fuggan uia/ |
allo^^r^ sente la frale anima mia/ |[horizontal tab] tanta dolcez^^a^ che-l uiso ne-smore/ |
Poi prende amore in-me tanta uirtute |[horizontal tab] che-fa gli miei sospiri gir parlando |
et escon fuor chiamando la-donna mia/ |[horizontal tab] per darmi piu salute |
[5]  Questo m-auiene ouunqu-ella mi-uede/ |[horizontal tab] et si-e cosa umil che-nol si-crede |
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[Capitolo 19]  [1] QVomodo sola sedet ciuitas plena populo facta est quasi uidua domina gentium
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Io era nel proponimto ^^ancora^ di-questa cançone et compiuta m-auea questa sopra scripta stanza
quando lo-signore de-la iustitia chiamo questa gentilissima a-gloriare sotto la-nsegna di
quella reina benedetta uirgo maria/ lo-cui nome fue in grandissima riuerentia nelle parole
di-questa beatrice beata [2] Et auegnia che-forse piacerebbe al-presente tractare alquanto da
la sua partita di-noi non-e lo-mio intendimento di-tractare qui per tre ragioni/ la-prima e che-cio non
n-e del presente proposito/ se uolemo guardare nel-prohemio che procede questo libello/ la
seconda si-e che posto che fosse dal-presente proposito ancora non sarebbe sufficiente la-mia
lingua a-tractare come si-conuerrebbe di-cio/ La-terça si-e che-posto che-fosse l-uno et-l-altro non-e
conueneuole a-me tractare di-cio per-quello che-trattando conuerrebbe censere me laudatore
di-me medesimo la-qual cosa e al-postutto biasimeuole a-chi-lo fa Et pero lascio cotale trat
tato ad altro chiosatore/ [3] tutta uia perche molte uolte lo-numero del-noue a preso luogo tra
le-parole dinanzi onde pare che non-sia sanza ragione et nella sua partita cotal numero pare
ch-auesse molto luogo conuenirsi di-dire quindi alcuna cosa accio che-pare al-proposi
to di-conuenirsi/ Onde prima dicere come ebbe luogo nella sua patria/ et poi n-asegnero **
alcuna ragione perche questo numero fu a-llei cotanto amico [4] io dico che secondo l-usança **
d-a rabia l-anima sua si-partio nella prima hora del nono giorno del-mese Et secondo l-usan
ça di-siria ella si-partio nel-nono mese dell-anno pero che primo mese e-iui thysirim primo
lo-qual-e a-nnoi octobre Et secondo l-usanza nostra ella si-partio in-quello anno de-la nostra in
ditione cioe degli anni domini in-cui lo-perfecto numero noue uolte era co(m)piuto in-quello cen
tinaio nel quale in-questo modo ella fu posta Et ella fu de li cristiani do-lo terço decimo cen
tinaio [5] per che questo modo fosse in-tanto amico di-lei questa potrebbe essere una ragione
con-cio sia cosa che secondo tholomeo et secondo la-cristiana ueritate noue uolte siano gli-cieli che
si-muouono Et secondo comune oppinione astrolaga li-detti cieli adoperino qua giu secondo




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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