Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNS  [c. 14v]

la-loro habitudine insieme questo numero fu amico di-lei per-dare ad intendere che nella
sua generatione tutti e noue li-cieli mobili perfectissimamente s-aueano insieme. [6] que
sta e una ragione di-cio ma piu sottilmente pensando et secondo la-infallibile ueritade/ que
sto numero fu ella medesima per similitudine dico et cio intendo cosi. Lo-numero del tre/ e la
radice del noue/ pero che sanza numero alcuno altro per-se medesimo fu noue si-come **
uedemo che tre uia tre fa noue dunque se lo-tre e-factore per se medesimo del noue et-lo
factor per se medesimo de-li miracoli e tre cioe padre et figlio et spirito sancto li-quali so
no tre et uno questa donna fu aco(m)pagnata da-questo numero del-noue/ a-dare ad intendere
ch-ella era uno noue cioe uno miracolo la-cui radice cioe del-miracolo e solamente la **
mirabile trinitade [7] forse ancora per piu sottile persona si uederebbe piu sottile ragione
in cio. Ma questa e quella che piu mi piace et che io ne ueggio [8] poi che fu partita da que
sto secolo/ rimase tutta la-sopradetta cittade quasi uedoua dispoliata da ogni digni
tade Onde io ancora lagrimando in-questa disolata cittade scrissi a-li principi de-la-terra
alquanto della sua condizione pigliando quello comiciamento di yeremia propheta.Quomodo
sedet sola ciuitas. Et questo dico pero ch-altri non-si marauigli per ch-io l-abbia allegata di-so
pra quasi come trattata della noua materia che uenne appresso [9] Et se alcuno uolesse me
riprendere di-cio ch-io-n scriuo qui onde con-cio sia cosa che le-parole che seguitano a-quelle
che sono allegate siano tutte latine sarebbe fori dello mio intendimento se-lle scriuessi/ Ex
cusome ne pero che lo-ntendimento mio non fue dal-principio di-scriuere altro che per uolgare
[10] et simile intentione so ch-ebbe questo mio primo amico a cui cio scriuo cioe che io la-scriuessi
sola mente uolgare/ [Capitolo 20]  [1] poi che-gli miei ochi ebbero per alquanto te(m)po lacrimato et tanto affatica
ti erano che non poteano disfogare la-mia tristitia pensai di-uolerla disfogare con ^^al^quante
parole dolorose/ et pero propuosi di fare una canzone nella-qua^^le^ piangendo ragionassi
di-lei per chui tanto dolore era fatto distrugitore dell-anima mia et comiciai allora gli
ochi dolenti. [2] Et accio che questa canzone paia rimanere piu uedoua dopo lo-suo fine
la-dividero in prima ch-io la-scriua/ Et cotal modo terro da qui innazi [3] Io dico che questa **
cattiuella canzone/ La-prima e prohemio. nella seconda ragiono di-lei/ nella-terza parlo
a-la-canzone pietosamente. La seconda ^^parte^ comincia quiui ^^i^ta n-e beatrice La-terza quiui pieto
sa mia canzone [4] La-prima parte si-divide in-tre/ nella prima dico per che mi muouo a-di
re nella seconda dico a-cui uoglio dire/ >La-seconda comincia< Nella-terza dico a-cui uoglio di
re La seconda comincia quiui/ et perche mi-ricorda La-terza quiui et-dicero [5] poscia. Quando **
dico ita n-e Beatrice ragiono di-lei/ et-d-intorno a-ccio foe due parti/ nella prima dico/ la
cagione per che tolta ne fue/ Appresso dico come altri si piange della sua partita et comin
ciai questa parte quiui parte si de la sua/ [6] questa parte si-divide in-tre nella prima dico **
chi no-lla piange nella seconda dico chi-la piange nella terza dico della mia conditione/ La
seconda comincia quiui. Ma-uien trestitia et uoglia La-terza quiui dapnomi angoscia **
[7] poscia quando dico pietosa mia canzone/ parlo a-questa canzone designandole a-quali
donne se-ne-uadano et steasi co-lloro./
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[8]  Gli-ochi dolenti per pieta del-core/ | anno di-lagrimar soferta pena/ | si-che-per-uinti son rima
si omai/ | ora si-uoglono sfogar lo-dolore/ | ch-a poco a-pocho a-la morte mi-mena/ | conui




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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