Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNS  [c. 15v]

lo-quale a-due parti. nella prima chiamo li-fedeli d-amore che m-intendano. Nella
seconda narro della mia misera conditione la seconda comincia quiui li-quali dis
consolati/
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[5]  VEnite ad ad intedere gli-sospiri miei/ |[horizontal tab] Oi cor gentili che pieta il-disia/ |
li-quali disconsolati uano per-uia/ |[horizontal tab] e se non fossero di-dolor morrrei/ |
pero che-gli-ochi mi-sarebbon rei |[horizontal tab] molte fiate piu ch-io non uorria/ |
lasso di-piager si-la dona mia/ |[horizontal tab] che sfogasser lo-cor piangendo lei/ |
[6]  Voi udirete lo-cor chiamar souente/ |[horizontal tab] la-mia donna gentil che-se-n-e gita/ |
al secol degno della sua uirtute |
Et dispregeria talora questa uita |[horizontal tab] in persona dell-anima dolente. |
abandonata de la sua salute/ |
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[Capitolo 22]  [1] POi che detto ebbi questo sonetto/ pensandomi che questi era a-chui lo-ntendea dare
quasi come per-lui fatto uidi che pouero mi-parea lo-seruigio et-nudo a-ccosi discret^^t^a
persona di questa gloriosa/ [2] et pero anz^^i^ ch-io gli-desse questo soprascripto sonetto dissi due
stanze d-una canzone l-una per costui uerace mente et l-altra per me auegna che paia l-una et
l-altra p>u<^e^r una persona eletta/ a-chi non guardasse sottil mente. Ma chi sottile mente ri
mira/ uede bene che d^^i^uerse persone parlano accio che-l-una non chiama sua donna costei
Et l-altra si come appare manifestamente/
[3] QVesta canzone et-questo soprascripto sonetto/ li-diedi dicendo io che per-lui solo fatto l-a
uea [4] La-canzone comincia Quantunque uolte/ et-ae due parti nell-una cioe la-prima
staza si-lamenta questo mio charo amico et distretto a-llei Nella seconda mi-lamento io cioe
nella altra stanza che-comincia Et si ^^ra^coglie negli-miei/ Et cosie appare che in-questa **
canzone/ si-lamentano due persone l-una de-le-quali si-lamenta come fratre et-l-altro come-seruo
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[5]  QVantunque uolte lasso mi-rime(m)bra/ | ch-io non debbo giamai | uede la-donna mia ond-i-uo
si-dolente | tanto dolor intorno al-cor m-ase(m)bra/ | la-dolorosa mente/ | ch-io dico anima
mia che non ten-uai/ | Che gli-tormenti che tu patirai/ | nel secol che t-a-gia tanto noioso/ |
mi-fa pensoso di-paura forte/ | [6]  Ond-io chiamo la-morte/ | come soaue et dolce mio riposo |
et dico uieni a-me con-tanto amore/ | che sono astioso di-chunque more/ |
[7]  Et si racoglie negli-miei sospiri | un sono di-pietate | che ua chiamando morte tutta
uia/ | a-llei si-uolsero tutti i-miei disiri/ | quando la-donna mia/ | fu giunta dalla sua cru
delitate/ | [8]  per che-l-piacer della sua biltate/ | partendo-se dalla-nostra ueduta/ | divenne
spirital belleza grande/ | che per-lo-cielo spande | luce d-amore che-gli-angeli saluta/ | et lo-n
telletto loro alto et sottile/ | face marauigliar si-u-en gentile/ |
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[Capitolo 23]  [1] IN-quello giorno nel-qua si-co(m)piea l-anno che questa dona era fatta de-li-cittadi
ni di-uita eterna io mi-sedea in-parte nella quale ricordandomi di lei disegnaua
un-angelo/ sopra certe tauolette et mentre io lo disegnaua uolsi gli-ochi et uidi lungo
me huomini a-li-quali si conuenia di-fare honore et riguardauano quello ch-io facea
[2] 




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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