VNV [c. 17]
cuori La Seconda comincia quiui. Ou-ella passa. la terça quiui. E cui saluta.
[7] Poscia [lacuna meccanica] aiutame donne. Doe a-intendere a-cui la-mia in tencione e-di-parlare chiamando le donne che m-aiuteno honorare costei.
[8] Poscia quando dico ogne dolçeça/ dico di-quel medesmo che detto e nella prima parte Secondo due acti de-la bocha soa. l-uno de-li quali enne e-lo suo dolcissimo parlare e-l-altro lo-suo mirabelle riso Saluo che non dico di questo Vltimo come adopera ne-li cuori altrui pero che-la memoria non puote ritene(re) lui ne sua operatione.
[Capitolo 13]
[1] Apresso cio non molti di passati/ si come piaque al-glorioso sire lo-quale non negoe la-morte a-se. Colui ch-era stato genitore di-tanta marauigla quanta si uedea ch-era questa nobellissima Beatrice di-questa uita uscendo a-la-gloria eternale se-ne-gio ueracemente.
[2] Onde con-ço sia cosa che cotale partire sia doloroso a-coloro che rimangono e-seno stati amici di-colui che se-ne-ua/ e-nulla sia si intima amistade come da-bon padre a-buon figluolo e-da-bon figluolo a-bon padre/ [lacuna] si-come da molti [lacuna] ed-e uero fosse bono in alto grado/ Manifesto e che questa donna fue amarissima mente piena di dolore/
[3] E-con-cio-scia cosa che secundo l-usança de-la sopradetta citade/ donne con donne E huomini cun homeni s-adunino a-cotale tristicia molte donne s-adunaro cola doue questa Beatrice piangea piatosa mente. Onde io uegnendo ritornare alquante donne da-lei udiei dicere loro parole di-questa gientillissima/ come si lamentaua. tra le quali parole udi che diceano certo ella piange. Si-che quale la-mirasse dourebbe morire di-pietade.
[4] Alora trapassaro queste donne e-io rimasi in tanta tristicia che alcuna lagrima talora bagnaua la-mia facia. Onde io me recopria con porre spesso le-mani a-li-mei ochi. E se non fosse che io atendea anche udire di lei pero che io era in luogo onde se-ne-giano la-magiore parte di quelle donne che da-lei se-partiuano io me sarei nascoso in contenente/ che-le lagrime m-aueano assalito.
[5] E-pero dimorando ancora nel medesimo luogo/ donne anche passarono presso di-me/ le-quali andauano rexionando tra loro queste parole. Chi de mai essere lieta di noi/ che auemo odita parlare questa donna cossi pietosa mente.
[6] E-apresso costoro passarono altre che ueniano dicendo/ questi ch-e qui piange ne-piu ne meno come se-l-auesse ueduta come auemo noi. Altre dipoi diceano di-me. Vedi questi che non pare esso tale e-divenuto.
[7] E-cossi passando queste donne udie parole di-lei e-di-me in quello modo che ditto e. Onde io poi pensando propuosi de dire parole accio che degna mente aueua cagione de dire. Ne-le quale parole io conchiudesse tutto cio che enteso auea da queste donne/ e-pero che uoluntieri l-aurei dimandate se non mi fosse stata reprensione. presi matera de dire come s-io l-auesse dimandate/ ed-elle m-auesseno risposto.
[8] E feci due sonetti. Che-ne lo primo dimando in quello modo che
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