Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNV  [c. 3]

Lo Verace iudicio de-lo detto sogno non fu alora ueduto per alcuno Ma ora e-manifestissimo a-li piu senplici [3] Da questa uisione in nançi co(m)mincio lo-mio spirito naturale ad-essere i(n) pedito ne-la sua operatione pero che l-anima era tuta data nel pensare di questa zentilissima. Ondo io divenni in piçol tenpo poi de si fralle e-debolle condicione che a-molti amici pesaua de-la mia uista e-molti pieni d-inuidia gia si procaçauano sapere di-me quello che io uolea del-tutto cellare ad-altrui. [4] Ed-io acorgiendomi del maluagio domandare che mi faceano per la-uolontade d-amore lo-quale mi-comandaua secondo lo-consiglo de-la-ragione rispondea loro che amore era quelli che cossi m-auea gouernato. Dicea d-amore pero che io portaua nel-uiso tante de-le soe insegne/ che questo non si potea ricoprire/ [5] E quando mi domandauano per chui-t-a cosi destructo questo amore ed-io sorridendo li-guardaua e-nulla dicea loro. [6] Vn giorno auenno che questa gentillissima sedea in parte oue s-udivano parole de-la regina de-la gloria E-io era en logo dal quale uedea la-mia beatitudine. E nel meço di lei e di me per la-recta linea sedea una gentil donna. di-molto piaceuole aspecto la-quale mi-miraua spesse uolte marauiglandosi del-mio guardare che parea che sopra lei terminasse. [7] Onde molti s-achorsero del mio mirare e-in-tanto ui-fue posto mente/ che partendomi da questo luogo mi-sentio dicere appresso me/ Vedi come cotale donna [lacuna meccanica] la-persona di-costui e-nominandola intesi che dicea di collei che in meço era [lacuna meccanica] ne-la linea retto che mouendo la-gentilissima Beatrice e terminaua nelli-ochi [lacuna meccanica] [8] Alora mi-confortai molto asicurandomi che-lo-mio secreto non-era comunicato lo-giorno altrui per mia uista/ E-immantenente pensai di-fare di questa gientille donna iscermo de-la-ueritade E tanto ne-mostrai in poco di-te(m)po che lo-mio secreto fue creduto sapere da-le-piu persone che di-me ragionauano [9] Con-questa donna mi cellai alquanti anni e-mesi E per piu fare credente altrui feci per lei certe cossete per rima le-quali non-e mio entendimento di-scriuere qui se non in quanto facesse a-tractare di quella gentillissima Beatrice/ e-pero le-lascero tute saluo che alcuna cosa ne-scriuero che pare che sia loda di-lei o-d-altro [10] che in-questo tenpo che questa donna era scermo di tanto amore quanto da-la-mia parte mi-uenne una Volunta di-uolere recordare lo-nome di-quella gientillissima e-d-acompagnarlo di-molti nomi di done e-specialmente del nome di-questa gientille donna/ [11] E presi li nomi de .lx. le-piu belle donne de-la-citade/ oue la-mia donna fue posta da-l-altissimo sire. E-co(m)puosi una pistola sotto forma di seruentese la-quale io non scriuero e-non-aure fatto mencione se-non per-dire quello che marauiglosa mente adivenne/ Cioe che in alcuno altro numero non soferse lo nome de-la-mia donna stare se non in su lo noue tra-li-nomi de-queste donne. [12] La donna co-la-quale io auea tanto tenpo cellata la mia uoluntade conuenne che-si partisse de-la sopradetta citade e-andasse in paese molto lontano per che io quasi sbigotito de-la bella difesa che m-era uenuta meno asai me-ni-disconfortai piu che io medesimo non-aurei creduto dinanci/ [13] E pensando che se de-la sua partita io non parlasse alquanto dolorosa mente le-persone si-sarebono acorte ppiu tosto de lo-mio nascondere propuosi di fare alcuna lamentança in uno sonetto lo-quale io scriuero




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
CIBIT