VNTo [Capitolo 25]
[1] ADvenne poi che là dovumque questa donna mi vedea si facea d'una vista pietosa et d'uno colore palido quasi come d'amore onde molte fiate mi ricordava della mia nobilissima donna che di simile colore si mostrava tutta via
[2] et certo molte volte non potendo lagrimare né disfogare la mia tristitia io andava per vedere questa pietosa donna la quale parea che tirasse le lagrime fuori degli occhi miei per la sua vista
[3] et però mi venne volontà di dire anche parole parlando a llei et dissi questo sonetto. Color d'amore. § Color d'amore et c. eteraQuesto sonecto è chiaro perciò non si divide.
[4]
COlor d'amore et di pietà sembianti?
non preser mai così mirabilmente?
viso di donna per veder sovente?
occhi gentili et dolorosi pianti?
come lo vostro quale hora davanti?
vedetevi la mia labbia dolente?
sì che per voi mi vien cosa alla mente?
ch'io temo forte non lo cor si schianti?
[5]
Io non posso tener gli occhi distructi?
che non riguardin voi spesse fiate?
per disidero di pianger ch'egli ànno?
Et voi crescete sì lor volontate?
che della voglia si consuman tutti?
ma lagrimar dinançi ad voi non sanno?
|