VNC [c. 36v]
aiuta lo tuo fedele poj m-addormentaj com-uno porgoletto battuto lagrimando
[10] auenne quasi nel mezzo del mio dormire che mmi parue uedere nella mia camera lu ngo me sedere uno giouane uestito di bianchime ue stimenta e-ppensando molto quanto alla uista sua mi righuardaua l^a^-oue io giacieua / E-quando m-auea ghuardato alchquanto . . pareami che-ssospirando mi chiamasse e dicieami queste parole . fili mi (tempus) (est) ut preter mittantur simulagra nostra . %
[11] Allora mi parea ch-io lo conosciesse pero che-mj chiama ua cosi come assaj fiate ne miej sonnj m-auea chiam ato. e-righuardando pareami che ppiangiesse pieto samente e parea che attendesse da (m)me alchuna parola Onde Io assichurandomi incominciaj a-pparlare cosi con-esso . singniore della nobiltade per che ppiangi tu . et quegli mi diciea queste parole . Egho tanquam centru circuli chuj simili modo se h(abe)nt circhufere ntes partes tu (autem) non sic /.
[12] Allora pensando alle sue parole . mi-parea che-m-aue sse parlato molto oschuramente . si ch-io mi sforzaua di-parlare . e diciea queste parole . che e ccio sengni ore che mmi-parli con-tanta oschurita . e quegli mi dicieua in-parole uolgarj . non domandare piu che utile ti sia .
[13] Et-pero cominciaj allora co lluj a-ragionare della salute la quale mi fue negata e domandalo della cagione onde in-questa ghuisa da-lluj mi fu risposto. quella nostra beatricie udio da tre per sone dire ra gionando che-lla donna ch-io ti nominaj nel-chanmino delli sospirj ricieuea da tte alcuna noia . Et pero q uesta gientilissima la-qual-e contraria di tutte le-noie non dengnio salutare la tua persona temendo non-fosse
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