VNC [c. 37r]
noiosa
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onde con cio sie cosa che ueraciemente sia conosciut>o<^a^ per lej alquanto lo tuo segreto per lunga consuetudine uoglio che-ttu dichi cierte parole p(er) (r)ima nelle quali tu cconprendi la-forza ch-io tengo sop(r)ra llej . et come tu fosti suo tostamente dalla tua puerizia et di cio chiama testimone coluj che-llo sa . et come ttu preghi luj che lle dica et Io sono quegli che uo len tierj bene ragionero . per questo sentira ella la-tua uolontade la quale sentendo conosciera le-pa ro le degli-n gannatj .
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queste parole fa che-ssiano qu asi un mezzo . si che ttu non-parli a llej medesimamente che-(n)non-e dengnio . e-no lle mandare in-parte sanza me . oue potessero essere intese da-llej ma ffalle addo rnare di so aue armonia . nella quale io saro tutte le-uolte che ssara mestiere .
[16] e dette queste paro le disparue . e -l-mio sonno fu rotto . onde Io ricorda ndomi di questa uisione che-(m)m-era apparita m-appa rue nella nona ora del die . e anzi ch-io uscisse di questa camera propuosi di fare una >mandata< ba llata . nella quale seghuitasse cio che--l-mio sin gniore m-auea inposto . et fecj questa ballata che cchomincia ballata io uo che ttu ritruouj amore .
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BAllata i uo che-ttu ri truouj amore . |
et co lluj uada a madonna dauante . |
si che lla schusa mia la qu ale tu chante . |
ragionj poi cho llej lo mio singniore . |
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Tu ua ballata si cchortesemente . |
che senza conpangnia . |
douresti in tutte parte au>r<^e^re ardire . |
ma sse ttu uuo lauldare sichuramente |
ritruoua l-amor pria . |
che fforse non-(n)e buon senza luj gire . |
pero che quegli che-ttj deu-a udire . |
si ccom-i credo uer-di me adirata . |
E ttu
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