Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNC  [c. 47r]

stelle si mostrauano di cholore ch-elle-mj faciea giudichare
che ppiangiessero e ppareamj che gli-ucciellj uolando cha
desero mortj . et che ffosero grandissimj trumuotj . et ma
rauigliandomj in-chotale fantasia pauentaj assaj . >i<^I^n
maginaj alchuno amicho che-mi uenisse a-ddire . Or-no
n saj la tua mirabile donna e ppartita di questo secholo .
[6] allora chominciaj a-ppiangiere molto pietosamente
et non solamente piangiea >chogli-occhi langniando< ne
lla mia i(n)maginazione . ma-ppiangiea chogli-ochi
>l<^b^angniando>mj<^lj^ di uere lagrime . [7] io inmaginaua di
ghuardare uerso lo cielo . et pareamj uedere mo
ltitudine d-angieli . li quali tornassero in-su et aue
ano dinanzi una nebulata bianchissima . a mme pa
rea che questj angieli chantassero gloriosamente . le
parole del loro chanto mi pareano che-ffossero queste . O
sanna i(n)n-eccielsis . e altro non (m)mj parea udire . [8] allo
ra mi parea oue era tanto amore . mi diciesse uocie
che (m)morta e giae la nostra donna . et per questo mi-pa
rea andare per uedere lo chorpo nella quale era
stata quella nobilissima beata anima e ffue si fforte
la erronea fantasia . che mmj mostro questa donna
morta e ppareamj che donne la chourissono . cioe la
sua testa con un biancho uelo . et pareamj che-lla
sua faccia auesse tanto aspetto d-umilitade che
pparea che diciesse . io sono a uedere lo prencipio
della pacie [9] in-questa i(n)maginazione mi giunse
tanta umilitade per-uedere lej ch-io chiamaua la mo
rte e dicieua do lcissima morte uienj a mme et
non-essere uillana pero che ttu dej essere gientile in
tale parte se stata . or-uienj a mme che-molto ti
disidero . e ttu llo uedi ch-io porto gia llo tuo cholore




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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