VNC [c. 47v]
[10] E-quand-io auea ueduto chonpiere tuttj li >loro< dolorosi che allj chorpi de mortj s-usauano di fare . mi parea to rnare nella mia chamera . e qujuj mi-parea ghua rdare uerso lo cielo . e ssi forte era la mia i(n)magi nazione che ppiangiendo chominciaj a ddire . chon ue racie bocie . o anima beatissima com-e beato choluj che-ttj uede .
[11] e diciendo io queste parole cho n doloroso singhulto di-pianto et chiamando la mo rte che uenisse a m(m)e . una donna giouane et gientile la quale era lungho lo mio letto . credendo che-llo mio piangiere alle mie parole fossero solamente per lo dolore della mia infermitade chon-grande paura comincio a-ppiangiere
[12] onde altre donne che per la chamera erano s-achorsero di me ch-io piangiea per lo pianto che uedeano fare a questa . onde facciendo lej partire da mme la quale era mecho a-propinquj ssima sanghuinitade chongiunta . elle si trassero uerso me per isuegliarmj credendo ch-io songniassj . et diciendomj non dormire piu et non-tj schonfortare
[13] et parlandomj chosi ciesso la forte fantasia . entro que l-punto ch-io uolea dire . o beatricie benedetta sie tu . et gia detto auea . o beatricie . quando rischo tendomj apersi gli-occhi e uidi ch-io era ingannato. et chon-tutto ch-io chiamassi questo nome . la mia uocie era si rrotta dal-singhulto del-piangiere che queste donne no(n) mj poterono intendere ed-auengnia ch-io uerghongniasse molto tuttauia per alchuno amunimento / d-amore mi riuolsi a lloro
[14] et quando mi uidero chominciarono a-ddire . questj pare morto e a ddire tra lloro pro churiamo di chonfortarlo
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