VNC [c. 48r]
. onde molte parole mi dicieano da chonfortarmj. e allora mi domandauano di che io auessi auto pa ura .
[15] onde io essendo alquanto richonfortato et chono sciuto lo fallacie i(n)maginare . rispuosi a lloro . io uidi quello ch-io oe auto . Allora cominciandomj dal-prencj pio per-infino alla fine dissi loro quello che-ueduto auea taciendo lo nome di questa gientilissima .
[16] onde poi sanato di questa infermitade . propuosi di dire parole di questo che m-era addivenuto . pero che-m(m)mj parea che ffosse amorosa chosa da dire . et-pero ne dissi questa chanzone. donna pi>a<^ e^tosa e-di nouella etate . Ordinata si cchome manifesta la infrascritta divisione .
[17]
DOnna pietosa e di nouella eta>de<te . |
Adorn-assaj di gientilezze umane . |
>e<^ E^ra la -u-i chiamaua spesso morte . |
Veggiendo gli-occhi miej pien di-pietate . |
E-ascholtando le-parole uane . |
Si mosse chon-paura a ppiangier forte . |
[18]
>e<^ E^d altre donne che ssi furo acchorte . |
di me per quella che mecho piangiea . |
Fecier lej pa rtir uia . |
Ed apressarsj per farmj sentire . |
qual-diciea non dormire . |
E-qual diciea perche ssi tti schonforte . |
>a<^ A^ llor lasciaj la nuoua fantasia . |
Chiamando -l-nome de lla donna mia . |
[19]
Era la uocie mia si ddolorosa . |
E-rrotta si dell-angho >c<^ s^cia e del-pianto . |
ch-io solo intesi -l-nome del-mio chore |
E cchon-tutta la uista uerghongniosa . |
Ch-era nel-uiso mio giunta chotanto . |
Mi fecie uerso lor uolgiere amore . |
[20]
Egli ara tale . a-ueder-mj cholore . |
Che fatt-a ragionar di morte altruj . |
de Consoliamo cho stuj . |
Preghaua l-una l-altra umilemente . |
E ddi cie uan souente . |
Che uedestu che-ttu non(n) aj ualore |
|