Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNC  [c. 55v]

piu ch-i non uorria . | lasso di-piangier si la donna mia . | che
sfogasse lo chor piangiendo lej . | [6]  uoi udirete lor chiamar so
uente . | la mie donna gientil che-sse-n-e gita . | al-secol dengnio della
sua uirtute | e dispregiare talor questa uita . | in-persona dell-a
nimo dolente . | Abandonata della-sua salute . |
[Capitolo 22]  [1] Poi che detto ebbi questo sonetto . pensandomi chi questo era
a-chuj lo-ntendea dare quasi come per-luj fatto uidi che-ppouero
mi-pareua lo seruigio e nudo a-chossi distretta persona di questa
gloriosa [2] e-pero che-li dessi questo sonetto dissi due stanze d-una
chanzone l-una per chostuj ueraciemente e-ll-altra per me auengna
che-paia l-una e-ll-altra per una persona detta a-chi non ghuarda
sottilmente ma-chi sottilmente la-mira uede bene che dive(r)se
persone parlano . accio che-ll-uno non-chiama sua donna chostej e
ll-altra che-ssi come appare manifestamente [3] questa chanzone e
questo soprascritto sonetto li diedi dicendo Io luj che-per luj solo
fatto l-auea . [4] la-canzone comincia . quantunque uolte . e ae
due partj . ne ll-una cioe nella-prima stanza si lamenta questo
mio caro e discreto a-llej nella-seconda mi lamento io . cioe
nell-altra stanza . che-comincia e-ssi racchoglie nelli miej . et-cosi
appare che in queste canzone si lamentano due persone . l-una
delle quali si lamenta come frate l-altro come seruo .

[5]  QVantunque uolte lasso mi rimenbra . | ch-i-non debbo gia-maj . |
ueder la dona ond-io uo si dolente . | tanto dolor intorno
al-chor mi-senbra | la dolorosa-mente . |che dico anima mia
che-non ten uaj . | che-lli tormenti che-ttu pporteraj . | nel-secol
che-tt-e gia-ttanto noioso . | mi fa pensoso di-paura forte . | [6]  on
d-io chiamo la-morte . | come soaue e dolcie mio riposo . | e
dico uienj a-(m)me con-tanto amore | che-ssono astioso di-chi
unche more . |
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Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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