Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
backforward

VNK  [c. 13r]

Et allora dissi questo sonetto il-quale chomincia cosi.

[11]  COn-l-altre donne mia uista gabbate/ | e-non-pensate donne onde si-moua. |
ch-io ui-rassembri si-fighura noua/ | quando riguardo la-uostra beltate. |
[12]  se lo-saueste non-poria pietate/ | tener piu chontra-mme l-usata proua. |
che amor quando si-presso a-uo-mi-troua/ | prende baldança e-tanta securtate. |
Che-fere tra-miei spiriti paurosi/ | e-quale ancide e-qual pinge di-fore. |
si-che solo remane a-ueder uoi/ | Ond-io mi-changio in-fighura d-altrui. |
ma-non-si ch-io non-sente bene allore/ | li-guai de-li-schacciati tormentosi% |
[13] §Questo sonetto non-divido in-parti/ pero che-la divisione non-si fa se-non per-aprire
la-sentençia de-la-cosa divisa/ onde con-cio sia cosa che-per-la-sua ragionata cagione
assai sia manifesto. e-pero non-a mestiere di-divisione. [14] uero e che-tra-le parole doue
si-manifesta la-cagione di-questo sonetto/ si-scriuono dubbiose parole cioe quando dico
che-amore uccide tutti li-miei spiriti e-li-uisiui rimangono in-uita/ saluo che-fuori
de-li-strumenti loro/ e-questo dubbio. e. impossibile a-ssoluere a-chi-non-fosse in-simile
grado fedele d-amore/ ed-a-ccholoro che-ui-sono e manifesto cio che-soluerebbe le-dubi
tose parole e-pero non-e bene ad-me di-dichiarare cotale dubitaçione/ accio che-l-mio
parlare dichiarando sarebbe indarno/ o-uero di-soperchio. [Capitolo 8]  [1] Appresso la-noua tras
figuratione mi-giunse uno pensamento forte/ lo-quale pocho si-partia da-mme
ançi continuamente mi-riprendea/ ed-era di-cotale ragionamento mecho. Poi che-ttu
peruieni a-cosi discherneuole uista/ quando tu se presso di-questa donna/ perche
pur cerchi di-uedere lei. Eccho che-ttu fossi domandato da-llei che aurestu da-ri
spondere/ ponendo che-tu auessi libera ciascuna tua uertude/ in-quanto tu le-rispon
dessi. [2] Ed-a-costui rispondea un-altro humile pensero/ e-dicea s-io non-perdessi le-mie
uertudi/ e-fossi libero tanto ch-io le-potessi rispondere/ io le-direi che-ssi tosto com-io
imagino la-sua mirabile belleçça. si-tosto mi-giungne un-disiderio di-uederla/
lo-quale e-di-tanta uertude che-uccide e-distrugge nella-mia memoria cio che-con
tra lui si-potesse leuare. E-pero non-mi ritraggono le-passate passioni da-cerchare
la-ueduta di-costei. [3] Onde io mosso da-cotali pensamenti propuosi di-dire certe
parole/ nelle-quali scusandomi a-llei da-cotale riprensione ponessi anche di-dire
di-quello che-mmi diviene presso di-lei. E-dissi questo sonetto il-quale comincia chosi.

[4]  CIo che-m-incontra ne-la-mente more/ | quand-i uengno a-ueder uoi bella gioia.  |
e-quand-io ui-son presso io sento amore/ | che-dice fuggi se-l-perir t-e-nnoia. |




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
CIBIT