VNK [c. 16v]
ongne dolceçça.
[6] La-prima si-divide in-tre che-nella-prima parte dico si-come uirtuo samente fue gentile tutto cio che-fece/ e-questo e tanto a-dire quanto inducere amore in-potençia la-oue non-e. Nella seconda dico come reduce in-atto amore ne-li-cuori di-tutti coloro cui e-uede Nella-terça dico quello che-poi uirtuosamente adopera ne-loro cuori. La-seconda comincia/ ou-ella passa. La-terça quiui/ e-chui saluta/
[7] poi quando dico/ aiutatemi donne do a-intendere a-cui la-mia intentione e di-parlare/ chiamando le-donne che-m-aiutino honorare costei.
[8] poi quando dico. ongni dolceçça. dico quello medesimo che-decto e nella prima parte secondo due atti/ de-la-sua boccha. l-uno de-quali e-l-suo dolcissimo parlare e l-altro lo-suo mirabile riso. saluo che-non dico di-questo ultimo/ come adopera ne-li-cuori altrui/ pero che la-memoria non-puote ri tenere lui/ ne-sua operatione.
[Capitolo 13]
[1] Appresso non-molti di passati/ si-come piacque al-glo rioso sire/ lo-quale non-neghoe la-morte a-sse/ colui chi-era stato tenitore di-tanta marauilglia quanta si-uedea/ ch-era questa nobilissima beatrice di-questa uita uscendo a-la-gloria etternale/ sen-gio ueracemente/
[2] onde con-cio sia cosa che cho tal partire sia doloroso a-choloro che-rimangono e-sono stati amici di-cholui che se-ne ua/ E-nulla sia si-ntima amistade come da-buono padre/ e questa donna fosse in-altissimo grado di-bontade/ e-l-suo padre si-come da-molti si-crede/ e-uero-e/ fossi bono in-alto grado. manifesto e che-questa donna fue amarissimamente piena di-dolore/
[3] e-con-cio sia cosa che-secondo l-usança della sopradecta cittade donne con-donne ed-uomini con-huomini si-raunarono a-cotale tristiçia. molte donne si-raunaro cola doue questa gentilissima beatrice piangea pietosa mente. Onde io ueggendo ritornare alquante donne da-llei. udio dire loro parole di-que sta gentilissima/ com-ella si-lamentaua/ tra-le-quali parole udio che-diceano/ certo ella piange si-che quale la-mirasse dourebbe morire di-pietade/
[4] Allora trapassaro queste donne/ ed-io rimasi in-tanta tristiçia/ che-alcuna lagrima talora bangnaua la-mia faccia/ onde io mi-ricopria con-porre le-mani spesso alli-miei occhi. e-se-non-fosse ch-io attendea udire anche di-lei/ pero ch-io era i-lluogo onde sen-giano la-maggiore parte di-quelle donne le-quali da-llei si-dipartiano. io men serei nascoso incontanente/ che-le-lagrime m-aueano assalito.
[5] Et pero dimorando ancora nel medesimo luogo/ Donne anche passaro presso di-me le quali andauano ragionando tra-lloro queste parole/ chi-dee mai essere lieta di-noi/ che-auemo udita parlare questa donna cosi pietosamente.
[6] Appresso
[di-chostoro ]
|