Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNK  [c. 17r]

di-costoro passaro altre donne che-ueniano dicendo questi ch-e qui piangie ne-piu ne
meno come se-l-auesse ueduta/ come noi auemo. Altre diceano di-poi di-me. uedi questi
che-non-pare esso tale e-divenuto. [7] e cosi passando queste donne udio parole di-lei e-di-me
in-questo modo che-decto e/ onde io poi pensando propuosi di-dire parole accio che den
gnamente auea cagione di-dire/ nelle-quali parole io conchiudesse tutto cio che-inteso
auea da-queste donne. e-pero che-uolentieri l-auerei domandate se-non-mi fosse stata ripren
sione. Presi tanta matera di-dire come s-io l-auessi domandate/ ed-elle m-auessero ri
sposto. [8] E-feci due sonetti. che-nel primo domando in-quel modo/ che-uolgla mi-giunse
di-domandare. Nell-altro dico la-loro risponsione/ pilgliando cio ch-io udio da-lloro
si-come lo-m-auessero decto rispondendo. Et comincia lo-primo. Voi che-portate la-sem
biança humile Et l-altro se-ttu colui che-tractato ai souente%

[9]  VOi che-portate la-sembiança umile/ | colgli-occhi bassi mostrando dolore. |
onde uenite che-l-uostro cholore/ | par divenuto de pieta simile. |
uedeste uoi nostra donna gentile/ | bagnar nel-uiso suo di-pianto amore. |
ditelmi donne che-mi-l-dice il-chore/ | perch-io ui-ueggio andar sanç-atto uile. |
[10]  E-se uenite da-tanta pietate/ | piacciaui di-restare qui meco alquanto. |
e-quale che-ssia di-lei nol-mi celate/ | Io ueggio gli-occhi uostri c-anno pianto. |
e-ueggioui tornare si-sfighurate/ | che-l-cor mi-triema di-uederne tanto% |
[11] §Questo sonetto si-divide in-due parti/ ne-la-prima chiamo e-domando queste donne
se-uengono da-llei/ dicendo loro ch-io lo-credo impero che-tornauano quasi ingentilite.
Nella seconda le-pregho che-mmi dicano di-lei/ La seconda comincia quiui/ e se-uenite.
qui appresso e/ l-altro sonetto si-come dinançi auemo narrato%

[12]  SE-ttu colui ch-ai tractato souente/ | di-nostra donna sol parlando a-nnoi. |
tu risomilgli a-la-boce pur lui/ | ma la-fighura ne-pare d-altra gente. |
[13]  e perche piangi tu si-choralmente/ | che-fai di-te pieta uenire altrui. |
uedestu pianger lei che-ttu non-puoi/ | punto celar la dolorosa mente. |
[14]  Lascia pianger a-noi e-triste andare/ | e-fa pecchato chi-mai ne-conforta. |
che-nel-su pianto l-udimo parlare/ | [15]  Ell-a nel-uiso la-pieta si-scorta. |
che-quale l-auesse uoluta mirare/ | sarebbe innançi lei piangendo morta% |
[16] §Questo sonetto a-quattro parti/ secondo che-quattro modi di-parlare ebbero
in-loro le-donne per-chu-io rispondo. e pero che-son di-sopra assai manifesti/ non-mi tramet
to di-narrare la-sentençia de-le-parti e pero le-distinguo solamente. La-seconda




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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