Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNK  [c. 17v]

comincia quiui. e-perche piangi. la-terça lascia piangere a-nnoi. La-quarta ella
a-nel-uiso. [Capitolo 14]  [1] Appresso cio che-per-pochi di/ auenne che-in-alcuna parte de-la-mia persona/
mi-giunse una dolorosa infermitade. ond-io io continuamente soffersi per-noue
di amarissima pena la-quale mi-condusse a-tanta deboleçça/ che me conuenia
stare come coloro li-quali non-si possono muouere. [2] Io dico che-nel-nono giorno
sentendome dolore quasi intollerabilemente/ a-me iunse un pensero lo-quale
era della-mia donna. [3] E quando ebbi alquanto pensato di-lei/ ed-io ritornai pen
sando a-la-mia debile uita e-ueggendo come leggero era il-suo durare ancora
che-sano fosse. si-cominciai a-piangere fra-mme stesso di-tanta miseria/ onde sospirando
forte dicea fra-mme medesimo di-necessita conuiene che-la-gentilissima beatrice
alcuna uolta si-moia/ [4] e-pero mi-giunse un-si forte smarrimento che-chiusi gli-occhi
e-comincia-mi a-traualgliare si-come farnetica persona/ ed-a-imaginare in-questo
modo che-nel-cominciamento de-l-errare che-fece la-mia fantasia apparuero a-mme
certi uisi di-donne scapilgliate che-mmi diceano tu pur morrai. E-poi dopo queste
donne m-aparuero certi uisi diversi e-orribili a-uedere li-quali mi-diceano tu/ se
morto. [5] cosi cominciando ad-errare la-mia fantasia/ uenni a-quello ch-i-non-sapea
ou-io mi-fossi/ e-uedere mi-parea donne andare scapilgliate piangendo per-uia
marauilgliosamente triste/ e-pareami uedere lo-sole obscurare si-che le-stelle
si-mostrauano di-colore ch-elle mi-faceano giudicare che-piangessero/ e-pareami
che-gli-uccelli uolando per-l-aria chadessero morti. e-che-fossero grandissimi ter
remuoti.E-marauilgliandomi in-cotale fantasia/ e-pauentando assai imagi
nai alcuno amicho che-mmi uenisse a-dire or-non-sai la-tua mirabile donna e
partita di-questo secolo. [6] Allora cominciai a-piangere molto pietosamente e-non
solamente piangea nella imaginatione/ ma piangea con-li-occhi bagnandolli
di-uere lagrime. [7] io imaginaua di-guardare uerso lo-cielo e-pareami uedere
moltitudine d-angeli/ li-quali tornassero in-suso ed-aueano dinançi da-lloro
una nebuletta bianchissima. A-me parea che-questi angeli cantassero glorio
samente e le-parole del-loro canto mi-parea udire che-fossero queste. osanna
in-excelsis/ e altro non-mi parea udire. [8] Allora mi-parea che-l-cuore ou-era tanto
amore mi-dicesse uero e-che-morta giace la-nostra donna. e-per-questo mi-parea
andare per-uedere lo-corpo nel-quale era stata quella nobilissima e-beata anima.
e-fue si-forte la-erronea fantasia che-mmi mostro questa donna morta/ e-pareami




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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