VNK [c. 18r]
che donne la-courissero/ cioe la-sua testa chon-un biancho uelo. e-pareami che-la sua faccia auesse tanto aspecto d-umiltade che-parea che-dicesse io sono a-uede re lo-principio de-la-pace.
[9] In-questa imaginatione mi-giunse tanta humilitade per-uedere lei ch-io chiamaua la-morte. E-dicea dolcissima morte uieni a-mme e-non-m-essere uillana. pero che-tu dei essere gentile in-tal parte se-stata/ or-uieni a-mme ch-io molto ti-disidero/ e-tu-l uedi ch-i-porto gia lo-tuo colore.
[10] E-quando io auea ueduto compiere tutti li-dolorosi mestieri che-a-le-corpora de-morti s-usano di-fare mi-parea tornare nella-mia camera. e-quiui mi-parea tornare uerso Lo cielo e-si-forte era la-mia imaginatione che-piangendo incominciai a-dire con uerace boce. Oi anima bellissima come e beato colui che-tti uede/
[11] e-dicendo io queste parole con-doloroso singhulto di-pianto e-chiamando la-morte che-uenisse a-mme. una donna giouane e-gentile la-quale era lungo-l mio lecto/ credendo che-l mio piangere e le-mie parole fossero solamente per-lo-dolore de-la-mia infermitade. Con-grande paura comincio a-piangere/
[12] onde altre donne che-per-la-camera erano s-accorsero di-me ched-io piangea per-lo-pianto che-uedeano fare a-questa/ onde fac cendo lei partire da-mme/ la-quale era a-me di-propinquissima sanguinita con giunta/ elle si-trassero uerso me per-isuelgliarmi credendo ch-io songniasse/ et diceanmi non-dormire piu/ e-non-ti sconfortare/
[13] e-parlandomi cosi/ si-mi-si cesso la-forte fantasia entro in-quello punto ch-io uolea dire/ O-beatrice benedecta sie tu. e-gia decto auea o/ beatrice/ quando riscotendomi apersi li-occhi e-uidi ch-io era ingannato/ e con-tutto ch-io chiamasse questo nome/ la-mia boce era si rocta dal-singulto del-piangere che-queste donne non-mi pottero intendere/ secondo il-mio parere e-auengna ch-io mi-uergognassi molto/ tutta uia per alcuno amonimento d-amore mi-riuolsi a-lloro.
[14] e-quando mi-uidero comin ciaro a-dire questi pare morto/ e-a-dire tra-lloro proccuriamo di-confortarlo. Onde molte parole mi-diceano da-confortarmi/ e-talora mi-domandauano di-che-io auesse auuto paura/
[15] onde io essendo alquanto riconfortato/ e-cono sciuto lo-fallace imaginare/ rispuosi a-lloro. Io ui-diroe quello ch-i-oe auuto. Allora cominciandomi dal-principio infino a-la-fine/ e dissi loro quello che-ueduto auea/ tacendo il-nome di-questa gentilissima.
[16] Onde poi sanato di-questa infermitade: propuosi di-dire parole di-questo che-mm-era adivenuto pero che-mmi parea che-fosse amorosa cosa da-dire/ e-da-udire. e-pero ne-dissi
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