VNM [c. 41v]
[c. 41va] dico quale uole gentil donna pare(re). |
uada con-lei che-quando ua per uia. |
Gitta nei-cori uillan-d-amore un-gelo |
perche onne loro pensero aghiaccia et pere. |
et-quale sofferisse di-starl-a ue de(re). |
diverria nobile cosa o-si morria. |
[21]
et quando troua alcun che-degno sia |
di-ueder-lei quei proua sua uertute. |
se-li-auen cio che-li-done salute. |
et si l-umilia c-ogni cosa oblia. |
ancor gl-a dio per-magior gratia dato. |
che non po-mal-finir chi gl-a parlato. |
[22]
§Dice di-lei amore cose mortale. |
co me essere possa si-adorna et-si-pura. |
poi la-riguardaua et-fra se-stesso iura |
che-dio ne-ntende di far cosa noua. |
Colore di-perle-a quasi in-forma quale/ |
conuene a-donna auer non for mi sura. |
ella e-quanto di-ben po-far na tura. |
per exemplo di lei belta si-proua. |
[23]
De-li-occhi soi come ch-ella li moua. |
escono spiriti d-amore infiammati/ |
che feron li-occhi a-quale mi-la-gua ta |
et-passan-si che-l core ciascun ritro ua. |
uoi le-uederite amor pinto nel-uiso. |
la-oue non pote alcuno miralla fiso. |
[24]
§Canzone io-so che-tu girai parlando |
a-donne assai quand-io t-auro a uanzata. |
or-t-aminisco poi-ch-io t-o alleuata |
per-figlola d-amor iouane et piana. |
Che-la-oue giuni tu diche pregando |
insegnatemi gire-ch-io son mandata. |
a-quella di-cui loda io-so adornata. |
[25]
et-se-non uoli andare si-come uana. |
Non-restare oue-sia gente uillana. |
ingegnati si-poi d-esser palesi. |
solo con-donne o con homo cortese. |
che-ti->te<meranno la-per uia tostana/ |
tu-trouerai amore con-esso lei |
racomandami a-llui come-tu-dei. |
[26] §Questa cançone accio che sia **
[c. 41vb] mellio intesa la dividero piu artifi ciosamente che-l-altre cose di-sopra et-pero ne-foe tre parti. La-prima parte e proemio de-le-sequenti parole. la-secon da e-lo-intento tractato. La terça quasi una seruitiale de-le-precedenti parole. La seconda comincia. quiui. Angelo clama. La terça quiui. Cançone io so che
[27] La-prima parte si-divide in .iiij. ne-la prima dico cui dice(re) uoglo de-la-mia donna et perche io uollio dire. ne-la se conda dico quale mi-pare auere a-me stesso quando io-penso lo-suo ualore. et-come io direi se-io non perdesse l-ardi mento. Ne-la-terça dico come credo dire di-lei accio che-io non sia impedito da uilta. ne-la-quarta ridicendo anche a-cui-ne-intenda dire dico la-cagione per che dico a loro. La seconda comincia quiui. Io dico La-terça quiui. e-io non uoi parlare. la-quarta donne et-don zelle.
[28] poscia quando dico. angelo cla ma. comencio a-tractare di-questa donna. et-dividesi questa ^^parte^ in due. Nella prima dico che-di-lei si compren de in-celo. ne-la seconda dico che-di-lei si comprende in terra. quiui madon na e disiata.
[29] questa seconda parte si-divide in-due. che-ne-la-prima dico di-lei quanto da-la-parte de-la-nobili ta de-la-sua anima narrando alquan te de-le-sue uirtude effectiue. che de la-sua anima procedeano. ne-la secon da dico di-lei quanto da-la-nobilita del-suo corpo narrando alquante de le-sue belleçe quiui dice di-lei amore
[30] Questa seconda parte si-divide in-due che-nella prima dico alquante bel leççe che-sono secondo tutta la-persona ne-la seconda dico alquante beleççe che sono secondo determinata parte de-la-persona. quiui. de-li-occhi suoi
[31] Questa seconda parte si-divide in ^ij. ^
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