VNM  [c. 43r]
                             
                            
                                [c. 43ra] incon[lacuna meccanica]nente che-le-lagrime m-aue ano asalito 
[5] et pero dimorando anchora  nel-medesimo lu[lacuna meccanica] donne anche  passaro presso di[lacuna meccanica] le-quali andaua no ragionando [lacuna meccanica] queste parole.  Chi-de-mai essere lieta di-noi ch-auemo  udita parlare questa donna cosi  pietosamente. 
[6] Apresso costoro passaro  altre che uenian dicendo. Questi che  e-quiui piange ne-piu ne-meno come  se-l-auesse ueduta come noi auemo.  Altre dipoi diceano di-me. uedi questi  che non pare esso tale e-divenuto. 
[7] et  cosi passando queste donne udi paro le di lei et di-me in-questo modo che  detto e. Onde-io poi pensando propuosi  di-dire parole accio che degnamente  aue cagione di-dire. ne-le-quai-parle  parole io concludisse tutto cio che in teso auea da-queste donne. et-pero che  uolontieri l-aurei dimandate se no  mi fossi stata riprensione. presi matera  di-dire come s-io l-auessi dimandate.  et-elle m-auessero risposto. 
[8] et feci due  sonecti. che nel-primo domando in  quello modo che uogla mi-giunse  de-dimandare. ne-l-altro dico-lo loro  risponsione pigliando cio che udi  da-loro si-come lo-mi auessero decto  rispondono et comincia lo-primo. Voi che porta te la se(m)bianza humile. et l-altro. Se-ttu  colui ch-ai tractato.  
 
[9] 
VOi che-portate la-se(m)bianza humile/° |
                                 
con li-occhi bassi mostrando lolore/.
 |
                                 
Onde uenite che-l uostro colore/ |
                                 
par-divenuto di pieta simile. |
                                 
Vedesti uoi nostra donna gentile/ |
                                 
bagnar nel-uiso suo-di-pianto amore. |
                                 
Ditelmi donne che-me-l-dice il-core/° |
                                 
perch-io ui uegio andare sanz-acto uile. |
                                 
[10] 
Et se-uenite di tanta pietade/ |
                                 
Piacciaui di-restare qui meco alquanto/ |
                                 
et-quale che-sia-di-lei nol-mi celate. |
                                 
[c. 43rb] Io ueggio li-uostri occhi  ch-anno pianto |
                                 
et ueggioui tornare si-sfigurate/ |
                                 
che-l core mi-trema di-uederne tanto. |
                                 
[11] §Questo sonecto/ si-divide in due par ti. Ne-la-prima chiamo et dimando  queste donne se-uengono da-llei  dicendo loro che-io lo-credo perche torna no quasi in gentilece. Ne-la seconda la  prego che mi-dicano di-lei La-seconda  comincia quiui. Et se-uenite.  
 
[12] 
Se-ttu colui ch-ai-tractato souente |
                                 
di nostra donna sol-parlando a-noi. |
                                 
Tu risomigli a-la-uoce ben lui |
                                 
ma-la figura ne-pare d-altra gente. |
                                 
[13] 
Et perche piange tu si-coralmente |
                                 
che fai di-te pieta uenire altrui. |
                                 
Vedestu pianger lei che tu-non puoi |
                                 
ponto celar la-dolorosa mente. |
 
[14] 
Lascia piangere a-noi et-triste andare |
                                 
et-fa peccato chi mai no-ne conforta |
                                 
che-nel suo pianto l-udimo parlare. |
 
[15] 
Ell-a nel-uiso la-pieta si-scorta |
                                 
che quale l-auesse uoluta mirare |
                                 
sarebbe innanzi lei [lacuna meccanica] morta. |
                                 
[16] §Questo sonecto a-iiij parti. secondo  che iiij. modi di-parlare ebbero i-lloro  le-donne per-cui rispondo. et pero che sono  di sopra assai manifesti non[lacuna meccanica]  tto di-narrare la-sentenza de-le-parti. et-pero-le  distingo solamente. La-seconda co mincia quiui. et perche piange La-terça  lascia piange(re). La-quarta ell-a nel  uiso.  
[Capitolo 14] 
[1] §Apresso cio per-pochi di auenne che in-al cuna parte de-la-mia persona mi-giunse  una dolorosa infer[lacuna meccanica] onde io con tinuamente soffersi per noue di amaris sima pena. la quale mi-condusse a  tanta deboleçça che mi conuenia  stare come-coloro li quali non-si-posso no muouere 
[2] Io dico che ne[lacuna meccanica] gior no sentendome dole(re) quasi-intollerabi lemente a-me giunse uno pensero lo  
                             
                             
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