Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNM  [c. 43v]

[c. 43va] quale era de-la-mia donna [3] et quando
ei-pensato alquanto di-lei et-io ritor
nai pensando a-la-mia debilitata ui
ta. uiegiendo come legero era-lo-suo
durare anchora che-sana fosse comin
cia a-piange(re) fra-me stesso di-tanta
miseria. Onde sospirando forte dicea
fra-me medesimo de-necessitade con
uene che-la-gentilissima Beatrice
alcuna uolta si-mora. [4] et-pero mi-giunse
uno si-forte smarimento che-chiuse
li-occhi comincia a-trauagliare come
farnetica persona. et-a-ymaginare in
questo modo. Che-nel cominciamen
to de-lo errare che-fece la-mia-fanta
sia aparuero a-me certi uisi de-donne
scapigliate che-mi diceano tu pu(r)
morrai. et-poi-depo queste donne m-a
paruero certi uisi diversi et-orribili a-ue
de(re) li-quali mi-diceano tu se-morto.
[5] Cosi cominciando ad-errare la-mia
fantasia uenni a-quello che-non
sapea oue-io fossi. et-uede(re) mi parea
donne andare scapelliate piangendo
per-uia. marauiglosamente triste**
et-pareami uede(re) lo-sole oscurare si
che-le-stelle si-mostrauano di-colore
ch-eli-mi facea iudicare che pianges
sero et-pareami che-li-ucelli uolando
cadessero morti. et-che-fossero gran
dissimi terremoti. et-marauiglian
domi in-cotale fantasia et-pauentan
do assai ymaginai alcuno amico
che-mi uenisse a-dire. or-non sai la
tua mirabile donna e-partita di-que
sto secolo. [6] Allora cominciai a-pian
ge(re) molto pietosamente. et-non solamen
te piangea ne-la-mia ymaginatione
ma piangea con-li-occhi bagnando
li di-uere lagrime. [7] Io ymagina
ua de-guardare uerso lo-cielo et-pareami
uede(re) moltitudine d-angeli li-quali
tonassero in su. et-aueano dinanzi
[c. 43vb] loro una nebulecta bianchissima.
a-me parea che questi angeli cantas
sero gloriosamente et-le-parole del-loro
canto mi-parea udire che-fossero que
ste. osanna in-ecelsis et-altro non mi
udire. [8] Allora mi-parea che-lo-cuore
oue era tanto amore mi dicesse ue
ro e-che morta iace la-nostra donna.
et-per questa mi-parea andare per-uede(re)
lo-corpo ne-lo-quale era stata quella
nobilissima et beata anima et-fue si
forte la erronia fantasia che-mi-mo
stro questa donna morta. Et parea
mi che donne la-courissero cioe la
sua-testa con-un-bianco uelo. et pa
reami che-la-sua faccia auesse tanto
>auesse< aspecto d-umilitade che-pa
rea che-dicesse io-sono a-uede(re) lo-prin
cipio de-la-pace. [9] In-questa ymagina
tione mi-giunse tanta humilita
per-uede(re) lei che-io chiamaua la-morte
uieni a-me et-non m-essere uillana**
pero che-tu-de-sere gentile in tale parte ^se^
stata. or-uieni a-me che-molto ti-di
sidero et-tu-lo-uedi che-io porto gia lo
tuo colore. [10] Et quando io auea uedu
to compire tutti li-dolorosi misteri
che a-le corpora de-li morti se-usano di
fare mi parea tornare ne-la-mia ca
mera. et-quiui mi-parea guardare
uerso lo-cielo et-si-forte era la-mia ymagi
natione che-piangendo comincia a
dire con-uerace uoce. Oi-animia be
lissima com-e beato colui che ti-uede.
[11] Et dicendo io-queste parole con do
loroso singulto di-pianto et-chiaman
do la-morte che-uenisse a-me. una
donna giouane et-gentile la-quale
era lungo lo-mio lecto credendo / che lo
mio piange(re) et le-mie parole fossero
solamente per-lo-dolore de-la-mia infer
mita con-grande paura comincioe
a-plange(re). [12] Onde altre donne che per-la-ca




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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