VNM [c. 48r]
[c. 48ra] quello ch-io-sono |
si-mi fa trauaglar l-a cerba uita. |
la-quale e-si-nuilita. |
che o gne homo par che mi dica. io-t-aban dono. |
Vegendo le-mie labbia tramor tita. |
ma qual ch-io sia la-mia donna -l se uede. |
et-io-ne spero ancor da-llei mer cede. |
[17]
§Pietosa mia canzone or-ua pian gendo. |
et retroua le-donne et-le donçe lle. |
a cui le-tue sorelle |
erano usate de portare letitia. |
et tu che se figlola de tristitia. |
uatten disconsolata a star con-elle. |
[Capitolo 21]
[1] §Poi che dicta fue questa canzone si-uenne a-me uno lo-quale secondo li-gradi de-l-amistade e-amico a me inmediatemente de-po-lo-primo. et questi fue tanto distrecto di san guinitade con questa gloriosa che nullo piu presso l-era.
[2] et poi che fue meco a-ragionare pregoe che io li douesse dire alcuna cosa per una don na che-s-era morta. et simulaua sue parole accio che paresse che-dicesse d-un-altra la-quale morta era corta mente. Ond-io acorgendomi che questi dicea solamente per questa benedecta dissi di fare cio che-mi do mandaua-l suo prego.
[3] onde poi pensan do a-ccio propuosi di fare uno sonecto ne-lo-quale mi-lamentasse alquanto et-di-darlo a-questo mio amico acci o che paresse che per lui l-auesse facto. et-dissi-allora questo sonecto che-co mincia. Venite a-ntende(re).
[4] lo-quale a-due parti. ne-la-prima chiamo li-fe deli d-amore che m-intendano. Ne la-secondo narro de-la-mia miseria condictione. La seconda comin cia quiui. Li-quali disconsolati uanno.
[5]
Venite a-intende(re) li-suspi(ri)-miei |
or-cori gentili che-pieta-l-desia. |
[c. 48rb] li-quali disconsolati uanno uia |
e-se-non fosser di-dolor morrei. |
Pero ch-a-li-occhi mi sarebbone rei |
molte fiete piu ch-io non uorria. |
lasso di pianger si-la donna mia. |
che-sfogasser lo-cor piangendo lei. |
[6]
Voi udirite loro chiamar souente |
la-mia donna gentil che-se-n-e-gita |
al secol degno de-la-sua uirtute. |
Et dipregieria talor questa uita |
im persona de-l-anima dolente |
abandonata de-la-sua salute. |
[Capitolo 22]
[1] §Poi che detto ei questo sonecto pen sandomi chi questi era a-cui-lo-ntendea dare quasi come per-lui facto uidi che pouero mi parea lo-seruigio et-nu do a cosi di strecta persona di-questa gloriosa.
[2] et-pero anzi che-li-dessi questo sopra scripto sonecto dissi due stan tie d-una canzone. l-una per-costui ue racemente et-l-altra per-me. auegna che paia l-una et-l-altra per una persona decta. a-chi non guarda sotilmente. ma chi sotilmente le-mira uede bene che diverse persone parlano accio che l-una non chiama sua donna costei. e-l-altra-si. come appare manifesta mente.
[3] Questa canzone et-questo so pra scripto sonetto li-diedi dicendo io che-per-lui solo facto l-auea.
[4] La-can zone comincia. Quantunque uolte. et-a due parti. Nell-una cioe nella prima stanza si lamenta questo mio caro et distrecto a-llei. Nella seconda mi lamento io. cioe nell-altra stanza che comincia. E-si raccoglie ne-li-miei. et cosi appare che in questa canzone si lamentano due persone. l-una de-le quali si-lamenta come frate. et l-altro come seruo.
[5]
QVantunque uolte lasso mi rem braua. |
ch-io non-debbo giammai |
ue der la-donna onde io-uo-si-dolente. |
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